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Bari vecchia soffocata da spazzatura e troppi turisti, i residenti: «Le nostre richieste sono state ignorate»

Sono passati quasi due mesi dall’incontro dei residenti di Bari Vecchia con l’amministrazione comunale, ma i problemi sollevati continuano a non trovare una reale soluzione, come sottolineato dal presidente dell’Acli Dalfino Michele Fanelli in una nota. A cominciare dalla mancanza di sicurezza tanto per i residenti quanto per i tanti turisti che visitano quotidianamente la…

Sono passati quasi due mesi dall’incontro dei residenti di Bari Vecchia con l’amministrazione comunale, ma i problemi sollevati continuano a non trovare una reale soluzione, come sottolineato dal presidente dell’Acli Dalfino Michele Fanelli in una nota. A cominciare dalla mancanza di sicurezza tanto per i residenti quanto per i tanti turisti che visitano quotidianamente la città: gli episodi di furto ai danni dei viaggiatori non si sono arrestati come testimonia il caso occorso a una ragazza francese derubata della propria borsa contenente soldi, documenti ed effetti personali.

A questo si aggiungono poi i problemi riguardanti la viabilità e il degrado generalizzato del quartiere. Strade rotte e chianche sconnesse si trovano un po’ ovunque in tutta la città vecchia, come in Corte Colagualano, piazza Chiurlia o via degli Orefici. Vi è anche la difficoltà per i conducenti nel muoversi nel centro storico: approfittando di alcuni varchi non funzionanti, come quello vicino al Castello Svevo, non sono pochi gli automobilisti che si intrufolano, transitando e sostando in aree non autorizzate come vicoli ciechi, zone pedonali, e parcheggi riservati ai residenti. Per limitare questo fenomeno, l’Amministrazione ha dichiarato di voler implementare le attività di controllo svolte dalla polizia locale, soprattutto nelle strisce gialle, quelle riservate a un veicolo per nucleo familiare.

Nessuna soluzione nemmeno per la piaga dell’abbandono indiscriminato di rifiuti. Ci sono alcuni punti della città vecchia trasformate in discariche a cielo aperto anche a causa della mancanza di un adeguato numero di cestini che mina il decoro del quartiere preso d’assalto dai turisti. A causa della carenza di toilette pubbliche, vengono presi d’assalto i bagni degli esercizi commerciali. Proprio per questo è stata decretata l’apertura dei servizi igienici nell’ex Mercato del pesce, che si aggiungono a quelli della muraglia nel tentativo di ammortizzare la pressione sui commercianti. In vista anche l’apertura di un nuovo infopoint nei pressi della Basilica di San Nicola, oltre a quello attualmente operante in piazza Ferrarese. Ed è proprio questa “invasione” turistica che genera non poche preoccupazioni da parte dei residenti della città vecchia. Sotto accusa il proliferare di attività extralberghiere che stanno portando a uno svuotamento del quartiere e a una sua progressiva gentrificazione con il rischio che questo si svuoti della sua peculiare identità culturale. Una globalizzazione sfrenata e incontrollata – come sostengono Fanelli e i residenti – che sta da un lato portando ricchezza, ed è un dato positivo, ma anche tanta povertà sociale e culturale.

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