«Oggi sono qui per esprimere da parte del Governo la solidarietà a pazienti e operatori sanitari. Se confermate le notizie di stampa, insieme ai pazienti, i primi danneggiati sarebbero i professionisti dell’Istituto tumori che svolgono fino in fondo il loro dovere e non possono essere paragonati a chi invece non lo fa». Così il sottosegretario di Stato alla Salute, Marcello Gemmato, che stamattina ha visitato l’Istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari a seguito dell’arresto del chirurgo oncologo Vito Lorusso, accusato di concussione e peculato, avvenuto in flagranza di reato mercoledì sera.
Un gesto, la visita di Gemmato, «che abbiamo apprezzato molto», dice il direttore generale dell’oncologico barese, Alessandro Delle Donne. «In questo modo – aggiunge – le istituzioni centrali dimostrano vicinanza all’Istituto e a tutti gli operatori che quotidianamente con grande spirito di abnegazione si dedicano alla presa in carico dei pazienti fragili, dal punto di vista clinico e psicologico».
Nel corso della visita Delle Donne ha rassicurato il viceministro sugli obiettivi strategici che sta perseguendo l’Istituto.
«Abbiamo appena pubblicato – conclude il direttore generale – nuovi concorsi per il reclutamento di altro personale medico, necessario a potenziare l’assistenza nell’ambito della rete oncologica regionale. Inoltre, i pazienti seguiti dal dottor Lorusso saranno presi in carico dai diversi team multidisciplinari. Nessuno sarà lasciato indietro. Le attività del nostro Istituto non si fermano e non si fermeranno».