(Adnkronos) – “La realizzazione delle donne nei vari ambiti della vita sociale, economica, politica e culturale, è da sempre al centro del mio impegno nella responsabilità sociale d’impresa, nelle istituzioni e nel mondo aziendale. Sono convinta, infatti, che il punto di vista femminile rappresenti un arricchimento in qualunque campo e che lo sguardo attento delle donne porti sempre un contributo innovativo in termini di creatività, competenza, profondità. L’attenzione per le donne è uno dei fil rouge anche delle attività di Fondazione Bracco”. Lo ha detto la presidente della Fondazione Bracco, Diana Bracco, in un videomessaggio inviato in occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica ‘Ritratte. Donne di arte e di scienza’, aperta da oggi al 10 settembre a Roma, nel museo Carlo Bilotti di villa Borgese. L’esposizione dedicata ai volti, alle carriere e al merito di donne italiane che hanno conquistato ruoli di primo piano nell’ambito della scienza e dei beni culturali, è promossa da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ed è curata e realizzata dalla Fondazione Bracco in collaborazione con Arthemisia.
“Per questo – ha aggiunto la Bracco – abbiamo sostenuto con convinzione il progetto ‘Cento donne contro gli stereotipi’ avviato nel 2016 per valorizzare l’expertise femminile grazie alla collaborazione con l’Osservatorio di Pavia e l’associazione ‘Giulia giornaliste’ e il sostegno della rappresentanza in Italia della Commissione europea. Dopo la creazione della banca dati di esperti del settore Stem e dell’economia e finanza, la nostra attenzione si è rivolta alla politica internazionale, alla storia e filosofia e alla cultura. La parità di opportunità e diritti – ha sottolineato la Bracco – va infatti realizzata in tutti gli ambiti della vita economica e sociale. Da qui nasce ‘Ritratte. donne di arte e di scienza’, una mostra che unendo due percorsi distinti ma complementari alterna storie di donne alla guida di primarie istituzioni culturali del nostro Paese e di alcune fra più importanti scienziate italiane in un ideale unione di sapere umanistici e scientifici”.
La mostra, ha spiegato la Bracco è “un viaggio esemplare tra luoghi d’arte e laboratori. Da un lato dunque le direttrici dei musei italiani, luoghi sacri alle muse, custodi del nostro passato e laboratori di pensiero per costruire il futuro. Dall’altro le scienziate con un racconto che rafforza ancora di più l’empowerment e il contrasto agli stereotipi di genere nella pratica scientifica. Stereotipi contro cui dobbiamo combattere una dura battaglia anche culturale nelle scuole e nelle famiglie. Si pensi che da una recente indagine di Terre des hommes e di OneDay Group che ha coinvolto più di duemila ragazzi adolescenti dai 14 ai 26 anni è emerso che oltre la metà delle ragazze, il 53,96%, oggi si sente ancora limitata nelle scelte sul futuro da stereotipi e retaggi discriminanti”.
“Venendo ora al tema di questo incontro intitolato ‘Le tecnologie fra arte e scienze’ – ha sottolineato la Bracco – voglio sottolineare solo alcuni aspetti che mi stanno particolarmente a cuore. Il primo è che la chimica, la fisica e la tecnologia della diagnostica per immagini sono importantissime per la conservazione e il restauro del patrimonio artistico. Ce lo spiegherà molto bene Isabella Castiglioni che ha curato per Fondazione Bracco tanti progetti scientifici legati alle grandi mostre d’arte da noi sostenute. Il secondo – ha affermato la Bracco – è che arte e scienza sono un binomio vincente perché molti studi scientifici hanno ormai provato che la fruizione dell’arte in strutture sanitarie crea un ambiente favorevole per i pazienti, riduce lo stress e permette di affrontare le terapie in modo più efficace. E’ ormai un’evidenza scientifica che il consumo culturale individuale incide positivamente sulla stessa aspettativa di vita di una persona”.
“Io ne sono convinta – ha concluso Diana Bracco – da sempre ed è per questo che, come Fondazione Bracco, abbiamo promosso progetti culturali e musicali in tanti luoghi di cura e ospedali e che presso il nostro centro diagnostico italiano allestiamo di continuo mostre d’arte. A questo riguardo sono felice di annunciare che la Mostra ‘Ritratte, donne di arte e di scienza’ di Fondazione Bracco entrerà a far parte della piattaforma ‘Art for Art’, promossa dal centro di Radioteraopia oncologica del Policlinico universitario Gemelli Irccs. Piattaforma che offre ai pazienti del reparto la possibilità di fruire dei contenuti artistici e culturali durante le terapie”.