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Ad Andria gli stati generali della Bellezza, Emiliano ricorda Paola Clemente: «È anche dignità del lavoro» – VIDEO

«Oggi ricordiamo Paola Clemente, la bracciante che perse la vita a causa di uno sfruttamento bestiale del lavoro, proprio in una giornata calda come oggi. Essere qui significa badare alla bellezza non solo dal punto di vista dello stato dei luoghi, ma bellezza come senso di comunità che offre diritti e doveri in modo equilibrato,…

«Oggi ricordiamo Paola Clemente, la bracciante che perse la vita a causa di uno sfruttamento bestiale del lavoro, proprio in una giornata calda come oggi. Essere qui significa badare alla bellezza non solo dal punto di vista dello stato dei luoghi, ma bellezza come senso di comunità che offre diritti e doveri in modo equilibrato, da consentire alle persone di vivere con libertà e con dignità». Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, aprendo stamattina gli Stati generali della Bellezza, l’assemblea nazionale degli assessori alla Cultura e al Turismo, in corso fino a domani ad Andria.

L’evento è organizzato da Ali, la Lega delle Autonomie locali, nella villa comunale “Marano”.

Emiliano, prima di dare il benvenuto agli organizzatori, ha ricordato che «la Regione Puglia emette ogni anno un’ordinanza con cui vieta il lavoro nelle ore più calde del giorno» proprio per evitare che casi come quello di Paola Clemente possano ripetersi.

«Per noi la bellezza è soprattutto il patrimonio che ci è stato lasciato dai nostri genitori. Soprattutto è un lavoro di custodia attiva, che prevede anche un dialogo quotidiano con le organizzazioni del territorio, con il volontariato», ha detto poi Emiliano spiegando che «la Regione Puglia è impegnata nella battaglia con i cittadini, per fortuna pochissimi, che abbandonano i rifiuti per strada. Poi c’è la custodia attiva di tutti i beni archeologici e paesaggistici. Bisogna provare a dar vita a una legge pugliese sulla bellezza che consenta tutti quegli interventi non previsti dalle norme attuali sul decoro urbano, sull’urbanistica, sull’edilizia, che potrebbero consentire ai sindaci di intervenire e fronteggiare le situazioni critiche. La gestione dei beni privati non è una cosa semplice, perché la costituzione tutela la proprietà privata. Però ci si può provare aprendo un dibattito da cui può venire qualche idea buona».

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