(Adnkronos) – Sembra essere questo il giorno della verità sull’eredità di Silvio Berlusconi. I cinque figli del Cav, a quanto si apprende da autorevoli fonti azzurre, sarebbero attesi oggi dal notaio Attilio Roveda che custodisce le ultime volontà del leader azzurro e aprire il testamento. Secondo indiscrezioni, doveva essere domani la data della convocazione della famiglia Berlusconi, ma pare che tutto sia stato anticipato ad oggi.
Roveda è infatti rientrato pochi minuti fa, in sella a una moto, nel suo studio di via Mario Pagano. Il notaio aveva lasciato lo studio all’ora di pranzo, poco dopo gli avvocati Luca Fossati, dello studio Chiomenti, e del prof. Carlo Rimini che potrebbero essere stati testimoni dell’apertura del testamento, come prevede la legge. “Inutile stare qui, non posso dire niente, da me non saprete nulla né oggi né domani né mai”, aveva detto ai giornalisti assiepati davanti all’ingresso del suo studio.
In via Pagano non si sono ancora visti i cinque figli del Cav, di fronte ai quali il testamento dovrebbe venire letto nel pomeriggio, a borse chiuse.
Durante la presentazione dei palinsesti tv di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi ha risposto che “in famiglia c’è compattezza” ai cronisti che gli chiedevano su eventuali possibili cambiamenti di equilibri all’interno delle società della famiglia alla luce dell’imminente apertura del testamento. “Io voglio un bene enorme a mia sorella Marina, così come ai miei fratelli Barbara, Eleonora e Luigi -ha detto l’ad di Mfe-Mediaset-. Ognuno fa il proprio mestiere, ma c’è una compattezza assoluta”. Certo, ha aggiunto, “comprendiamo quello che è stato scritto sui giornali, anche se, devo dire, un po’ mi ha turbato. Però ognuno fa il suo mestiere”.