Tragedia a Margherita di Savoia dove stamattina un bambino di sei anni è annegato nelle acque antistanti il lido “Paradiso dei giovani”.
Il piccolo, di origini rumene, era impegnato in un campo estivo e stava facendo giochi in mare quando sarebbe annegato.
AVREBBE COMPIUTO 7 ANNI IL 21 LUGLIO
Il bimbo avrebbe compiuto 7 anni il prossimo 21 luglio, era nato a Cerignola ma risiedeva a Canosa di Puglia.
Sul posto oltre al personale del 118 è intervenuto un equipaggio dell’elisoccorso. Sul luogo dell’incidente sono arrivati i carabinieri e il personale della guardia costiera insieme al pm della procura di Foggia ed il medico legale.
IL DIRETTORE DEL 118: «ABBIAMO FATTO DI TUTTO PER SALVARLO»
«Il bimbo era riverso con il viso sull’acqua, uno specchio di 15-20 centimetri di mare. È stato portato sulla battigia e sono state fatte le manovre di rianimazione, di massaggio cardiaco. È stato anche intubato. Nonostante si sia andati anche oltre i tempi canonici di rianimazione cardio polmonare non hanno aiutato la ripresa del bambino», ha detto Donatello Iacobone, direttore del 118 della Asl Bat raccontando i drammatici momenti durante i quali si è tentato di salvare il bimbo.
«È prematuro dire quali sono state le cause della morte. Aspettiamo per correttezza i tempi tecnici di giudice e medico legale – ha aggiunto Iacobone – purtroppo il bimbo dei sei anni è stato trovato in arresto cardiaco. Il soccorso è arrivato in tempo e ha messo in atto tutte le procedure di rianimazione cardio polmonare previste in sinergia con elisoccorso Foggia ma non c’è stato nulla da fare».
IL TITOLARE DEL LIDO: «UNO CHOC»
«Siamo senza parole. Il soccorso c’era, le attrezzature c’erano. Il sistema dei soccorsi ha funzionato. E il nostro bagnino, Salvatore è stato tra i primi a intervenire e ora è sotto choc», afferma Andrea Cristiano, titolare del lido “Paradiso dei giovani”. Ancora da chiarire le cause del decesso del piccolo che partecipava a una colonia estiva.
«I bambini erano tutti insieme a riva non sappiamo cosa sia successo», aggiunge. «Ci dispiace per gli organizzatori della colonia che da anni vengono qui e sono bravissime persone», conclude.
IL BAGNINO: «SONO INTERVENUTO SUBITO»
«Ho sentito un signore gridare e dire “Il bambino sta male”. Sono intervenuto subito». Racconta Salvatore Damato, bagnino di 26 anni del lido. «Sono andato in acqua e ho visto che il bambino stava male – continua Salvatore che da due anni fa il bagnino -. Lo abbiamo appoggiato sulla battigia, ho usato il fischietto per chiedere di chiamare il 118 e nel frattempo abbiamo iniziato a fare le prime manovre di pronto soccorso. Poi lo abbiamo messo su un fianco e ci hanno portato il defibrillatore ma il bambino non dava segni di vita», conclude.
TRA LE IPOTESI ANCHE UN MALORE O UNA PATOLOGIA CONGENITA
La procura di Foggia, che coordina le indagini sulla morte del bimbo di 6 anni avvenuta oggi, potrebbe disporre l’autopsia per stabilire le cause del decesso: non si esclude alcuna ipotesi, dal malore improvviso a una patologia congenita mai diagnosticata.
Il bimbo era in spiaggia perché componente di un gruppo partito da Canosa di Puglia.
Si attende ora la relazione del medico legale e potrebbe essere aperto un fascicolo di inchiesta per omicidio colposo per mancata vigilanza su minore.
Le indagini faranno leva sia sulle testimonianze raccolte sul posto, sono stati ascoltati i responsabili della colonia estiva, sia sui rilievi dei carabinieri della Sis, la sezione investigativa scientifica dell’Arma.