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A Bari il “campo bianco” è nel degrado tra erbacce, tombe danneggiate e voragini: «Una vergogna»

Erbacce infestanti ovunque, panche rotte, marciapiedi dissestati, tombe danneggiate e alcune di esse anche aperte e covo di animali randagi. Già descritto così sembrerebbe di stare in un cimitero degli orrori. Ma ciò che più fa specie è che stiamo parlando del campo bianco, la parte del cimitero di Bari destinata a ospitare le sepolture…

Erbacce infestanti ovunque, panche rotte, marciapiedi dissestati, tombe danneggiate e alcune di esse anche aperte e covo di animali randagi. Già descritto così sembrerebbe di stare in un cimitero degli orrori. Ma ciò che più fa specie è che stiamo parlando del campo bianco, la parte del cimitero di Bari destinata a ospitare le sepolture dei bambini e delle bambine, completamente immersa nel degrado.

È questa la denuncia inviata, tramite i canali social, da un utente direttamente al sindaco Antonio Decaro. Le immagini del degrado nella zona sono eloquenti, e restituiscono l’istantanea di un posto che fa vergognare chi lo frequenta. «Lo stato in cui versa il campo bianco – è la denuncia fatta recapitare al primo cittadino – luogo di sepoltura di piccoli angeli al cimitero di Bari: completamente trascurato, erbacce dappertutto, panche rotte e pericolose. Il degrado assoluto dove non dovrebbe esserci. Una vergogna».

Insomma: una situazione non coerente affatto con il nome che l’area porta, campo bianco. Non sono molti i piccoli defunti che riposano in questa parte della necropoli del capoluogo. Alcune delle tombe sono così vetuste che l’usura del tempo ha cancellato il nome e le generalità del bambino o della bambina sepolta. Non sono poche, poi, le sepolture anonime, tombe dove i corpicini riposano e adornate solo da qualche sparuta statua religiosa. Cuori, girandole, foto ricordo, giocattoli per bambini sono sovente posizionati sulle tombe, a rappresentare simbolicamente quell’affetto indissolubile che lega le anime bianche ai loro genitori, costretti a dar loro un addio prematuro. Ed è per questo, per il valore emotivo che l’area rappresenta, che il degrado che l’avvolge ha un peso maggiore.

Il dolore per la perdita di una persona cara è dolore a prescindere dall’età. Ma a colpire quanti, per un motivo o per un altro, si ritrovano a percorrere questa porzione della necropoli barese è l’idea che i parenti dei bambini defunti debbano piangere, ricordare o semplicemente rendere omaggio ai propri figli facendosi spazio tra le erbacce che raggiungono anche mezzo metro di altezza. A tutto ciò si aggiungano le pessime condizioni di manutenzione, che riguardano le condizioni strutturali dell’intera area. Fanno compagnia alle tombe danneggiate, alcune addirittura con crepe che consentono di guardare all’interno, buche sui sentieri che congiungono le sepolture, panchine letteralmente spezzate a metà, alberi pericolanti. Una situazione, insomma, che richiede l’immediato intervento da parte dell’amministrazione nella speranza che, quella che ora è una vergogna, si trasformi in una zona dignitosa.

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