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Decolleranno anche da Grottaglie i voli suborbitali: il primo in diretta web dall’aeroporto di Bari

Ente e ADP collegati in diretta dall'Aeroporto di Bari per il primo lancio commerciale del sistema suborbitale. Virgin Galactic studia l'ipotesi di poter decollare in un futuro prossimo anche dallo spazioporto di Grottaglie. Lo riferisce l'Enac all'indomani del pieno successo, avvenuto giovedì, nello spazioporto Spaceport America nel New Mexico negli USA, del primo lancio commerciale…

Ente e ADP collegati in diretta dall’Aeroporto di Bari per il primo lancio commerciale del sistema suborbitale. Virgin Galactic studia l’ipotesi di poter decollare in un futuro prossimo anche dallo spazioporto di Grottaglie. Lo riferisce l’Enac all’indomani del pieno successo, avvenuto giovedì, nello spazioporto Spaceport America nel New Mexico negli USA, del primo lancio commerciale suborbitale a decollo e atterraggio orizzontale del sistema WhiteKnight Two/ SpaceShipTwo “Unity” di Virgin Galactic.

Enac, da tempo impegnato con la Faa (Federal Aviation Administration) statunitense nello sviluppo del quadro regolamentare per lo svolgimento in sicurezza dei voli suborbitali dallo spazioporto di Grottaglie, insieme ad Aeroporti di Puglia, ha organizzato giovedì una diretta dall’Aeroporto di Bari per consentire ai passeggeri e ai lavoratori dello scalo di seguire l’evento.

Il lancio è, sottolinea l’Enac, una pietra miliare sul percorso di sviluppo e consolidamento della New Space Economy e delle nuove forme di trasporto aerospaziale ad alta quota, le così dette Higher Airspace Operations (HAO). A bordo della navetta SpaceShipTwo Unity, che ha superato la quota degli 80 km, c’era l’Italia con gli astronauti e partecipanti al volo spaziale dell’Aeronautica Militare (il colonnello Walter Villadei e il tenene colonnello Angelo Landolfi) e del CNR (l’ingegner Pantaleone Carlucci) che hanno condotto importanti esperimenti in microgravità.

Il volo di Virgin Galactic, effettuato in collaborazione con l’Aeronautica Militare e il Cnr, ha rappresentato un modello di cooperazione istituzionale e industriale che ha aperto la strada all’utilizzo di questa tecnologia innovativa anche nel nostro Paese, non solo a scopo sperimentale e di ricerca, ma anche e soprattutto come mezzo di trasporto per i futuri collegamenti intercontinentali iperveloci “punto-punto”.

In questa direzione anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nel suo recente viaggio negli Usa, incontrando il National Space Council e i rappresentanti del comparto aerospaziale statunitense, aveva evidenziato l’importanza del Trattato per la Salvaguardia delle Tecnologie (il TSA – Technology Safeguards Agreement), che porrà le basi per questo tipo di voli anche in Italia.

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