Sindacati agricoli sul piede di guerra. A scatenare l’ira delle organizzazioni di categoria sono la crisi finanziaria e le falle degli organici dei quattro consorzi di bonifica commissariati. Un’odissea che va avanti da trent’anni e che sembra essere giunta al punto di non ritorno. Non a caso Cgil, Cisl e Uil annunciano una manifestazione di protesta per il 4 luglio dinanzi alla presidenza regionale, sul lungomare Nazario Sauro di Bari. In quella circostanza lavoratori e sindacalisti chiederanno certezze sulle rivendicazioni sollecitate da diverse settimane e ancora senza risposta. Nel caso in cui non arrivassero segnali entro il 18 luglio, le parti sociali minacciano uno sciopero selvaggio con il blocco delle bonifiche e di tutti i servizi di manutenzione, pulizia dei canali e azioni di salvaguardia idrogeologica dei terreni.
Una tegola che rischia di paralizzare la stagione irrigua, chiudendo i rubinetti alle colture con il sole che batte a quaranta gradi. L’ennesima tegola sul comparto agricolo, già provato dalla Xylella fastidiosa, ormai arrivata alle porte del Sud-Est barese, dai danni del maltempo, dalla peronospora e del clima impazzito che hanno messo in ginocchio intere filiere. In primis ciliegie, uva da tavola, grano e ortaggi. Tornando ai consorzi di bonifica, le sigle sindacali chiedono le stabilizzazioni dei precari promesse da anni, una cinquantina in totale.
Ma, soprattutto, l’assunzione di nuovo personale per colmare le paurose falle negli organici. All’appello mancano circa 150 fra tecnici, amministrativi e ausiliari, più altri 140 operai per il servizio irriguo. Altro problema, poi, è quello legato alla crisi finanziaria dei quattro carrozzoni. Quest’anno la regione Puglia ha tagliato il contributo annuale di cinque milioni di euro e, come se non bastasse, i bilanci sono in rosso a causa della bolletta energetica del 2022, che ha lasciato in eredità un buco da ben 12 milioni di euro. Un quadro esplosivo, insomma, a cui si aggiungono le cartelle di pagamento per i circa 120 mila consorziati con i ruoli del 2021 e 2022 già partiti fra la protesta generale. Tuttavia il commissario straordinario dei consorzi, Ninni Borzillo, predica calma e gesso: «Ci sono delle criticità – ammette -, ma la Regione Puglia sta per portare in porto la riforma dei consorzi avviata nel 2017 e che aprirà una fase nuova nella gestione, con una maggiore efficienza nel servizio».
Sul fronte finanziario, invece, il consiglio regionale dovrebbe approvare una variazione al bilancio per compensare lo scoperto da 5 milioni e la bolletta elettrica da 12 milioni. Un’operazione che dovrebbe essere completata prima della pausa estiva o al massimo alla ripresa, entro fine settembre. «Ritengo sia davvero inutile – sottolinea Borzillo all’Edicola del Sud – sollevare ora proteste e polveroni inutili. Basta dire che nonostante le mille criticità i lavoratori stanno ricevendo puntualmente lo stipendio e le attività continuano a svolgersi regolarmente in tutti i territori serviti dai nostri consorzi».