(Adnkronos) – Le prove suggeriscono che il crollo della diga di Kakhovka, nella regione ucraina di Kherson, è stato il risultato di un’esplosione interna provocata dalla Russia. Lo riferisce il New York Times che cita ingegneri ed esperti di esplosivi. “Le prove suggeriscono chiaramente che la diga è stata danneggiata da un’esplosione provocata dalla parte che la controlla: la Russia”, ha detto il Times in un articolo intitolato “An Inside Job”, sottolineando di aver trovato prove che una carica esplosiva è stata “posizionata in profondità nella struttura” della barriera di cemento, che ha distrutto la diga il 6 giugno. Tuttavia che solo un esame completo della diga dopo che l’acqua è defluita potrà stabilire la sequenza degli eventi che hanno portato alla distruzione.
Il Cremlino accusa Kiev di aver sabotato la diga idroelettrica, che conteneva un bacino idrico delle dimensioni del Grande Lago Salato degli Stati Uniti, per tagliare una fonte d’acqua chiave per la Crimea e distogliere l’attenzione da una controffensiva “vacillante” contro le forze russe. L’Ucraina accusa la Russia di aver fatto saltare in aria la diga dell’era sovietica, sotto il controllo russo sin dai primi giorni della sua invasione nel 2022, scatenando l’inondazione di un’ampia fascia del campo di battaglia, distruggendo terreni agricoli e interrompendo l’approvvigionamento idrico ai civili.