(Adnkronos) – Faro di Fondazione Leonardo e Marina Militare sullo spazio subacqueo per portare alla ribalta i temi legati allo studio e alla vita del mare. “C’è una sinergia importante fra la Fondazione Leonardo, la Marina Militare e le Università” perché “la cultura comincia a mettersi insieme per contribuire ai problemi del Paese” ha detto il presidente della Fondazione Leonardo, Luciano Violante, nel suo intervento, alla conferenza “Civiltà del mare. Il subacqueo nuovo ambiente dell’umanità – le università per il subacqueo”, promosso dalla Fondazione Leonardo, Marina Militare e Civiltà del Mare, oggi presso il Centro Congressi dell’Università Federico II, a Napoli. I lavori del convegno sono stati aperti dal Capo di Stato Maggiore della Marina, Enrico Credendino, e dal Presidente della Crui, Salvatore Cuzzocrea, e chiusi dal ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini.
Violante ha indicato che durante il congresso “affrontiamo i problemi della tecnologia, dell’ambiente, della sicurezza della geopolitica e della regolazione perché quando si cominciano a studiare i campi si cominciano a vedere le differenze e come si strutturano le articolazioni del campo e questo è un passo avanti rispetto al passato”. Violante inoltre evidenzia che una delle caratteristiche della conferenza di Napoli, è che “non nasce a caso, ha dietro un lavoro di circa un anno e mezzo fatto con la Marina Militare attorno al tema del subacqueo abbiamo scritto insieme un lavoro robusto”. La conferenza si è proposta infatti di rispondere a domande su come sfruttare al meglio le enormi potenzialità del subacqueo, quali tipi di occupazione possono essere generati dallo studio e sfruttamento di questo ambiente dell’umanità di cui si conosce ancora troppo poco. “La nave Amerigo Vespucci, la nostra nave scuola, la nave definita in più occasioni la nave più bella del mondo e comunque uno dei velieri più grandi esistenti oggi, partirà il 1° luglio per il giro del mondo. Sarà il sistema Paese che si muove, sarà l’Italia in movimento” ha detto il capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Enrico Credendino, intervenuto alla conferenza “La nave Vespucci, ha spiegato Credendino, “in 22 mesi toccherà 31 porti, 29 Paesi e 5 continenti. Parliamo da Genova l’1 luglio, c’è una cabina di regia che coinvolge tutti i Ministeri interessati. Sarà l’Italia in movimento”.
Fondazione Leonardo e Marina Militare hanno inoltre ricordato che si occupano del subacqueo e che una prima importante riflessione si è svolta a Livorno, nel marzo scorso, con la partecipazione dei ministri del Mare Nello Musumeci e della Difesa, Guido Crosetto. Adesso, hanno evidenziato le due istituzioni, è tempo di fare un passo avanti, ed a questo fine sono state coinvolte una ventina di Università italiane per la definizione per il prossimo anno accademico di specifici corsi di formazione al fine di definire adeguate professionalità per il subacqueo a forte impatto lavorativo. “L’Università italiana è accanto a Leonardo, è accanto a questa iniziativa” ha assicurato il presidente della Crui Salvatore Cuzzocrea ricordando “Eni, Terna e altri mondi del privato perché questo è un sistema che è stato sdoganato: la collaborazione pubblico privato non è più vista in maniera negativa, anzi tutt’altro”.
Il mare “è determinante per le nostre vite” e “solo l’Italia conta oltre 8mila chilometri di coste e centinaia di comuni che si affacciano sul mare” ha scandito il ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, concludendo la conferenza. L’obiettivo dei lavori è stato promuovere iniziative per favorire, con il concorso del mondo universitario e del sistema educativo nazionale, il coinvolgimento delle nuove generazioni attraverso lo sviluppo di programmi accademici o approfondimenti-seminari sulla dimensione subacquea, compresa quella archeologica. La giornata di lavori si snoda inoltre con una tavola rotonda moderata dal presidente della Fondazione Leonardo, Luciano Violante, e incentrata su Tecnologia, Ambiente, Geopolitica e Questioni giuridiche del subacqueo.