I carabinieri del Ros di Foggia hanno eseguito sei misure cautelari nei confronti di sottufficiali e un ufficiale dell’Aeronautica militare e di un dipendente del Ministero della Pubblica istruzione accusati, a vario titolo, di corruzione, traffico di influenze illecite, falso e sostituzione di persona.
Le misure cautelari sono state eseguite nelle province di Foggia, Napoli, Roma, Taranto e Benevento.
I sei avrebbero ricevuto denaro o altre utilità in cambio del superamento delle prove per entrare nelle forze armate e nelle forze dell’ordine. I militari hanno anche eseguito un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, per 523.500 euro nei confronti di due sottufficiali, ritenuti i principali indagati.
Due sottufficiali sono andati in carcere, uno ai domiciliari mentre per gli altri tre è stato disposto a vario titolo, l’obbligo di dimora nel comune di residenza, la misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici e servizi per quattro mesi.
In carcere sono finiti i sottufficiali foggiani Aldo Caurio di 48 anni e Gennaro Sorgente di 55 anni, due sottufficiali in servizio presso il 32° Stormo di Amendola, mentre sono stati disposti gli arresti domiciliari per il sottufficiale napoletano Arturo Salza, residente a Roma. Per un ufficiale ed un altro sottufficiale è stata disposta la sospensione per quattro mesi dai pubblici uffici, mentre un dipendente del ministero della Pubblica istruzione è sottoposto all’obbligo di dimora.
Gli indagati, in concorso con altri soggetti, alcuni dei quali pubblici ufficiali non ancora identificati, sarebbero al centro di un circuito corruttivo volto a condizionare le procedure di selezione relative al reclutamento per le Forze Armate e forze dell’ordine.
Nel procedimento penale risultano indagate diverse persone, tra cui genitori e parenti di aspiranti candidati a concorsi, un sottufficiale della Guardia di finanza, nonché un sottufficiale dell’Aeronautica Militare in congedo.