«Sarà difficile trovare oggi un’altra persona che assomigli a Silvio Berlusconi, sia nel lavoro che nella vita privata. Stiamo piangendo la perdita di un uomo eccezionale».
Le parole commosse sono di Antonio Lorusso, presidente e amministratore delegato di Saicaf SpA, azienda leader nella produzione di caffè in Puglia e non solo, nel 2012 insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dall’allora Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Un grande imprenditore, oggi 83enne, rimasto lontano dall’agone politico fino al 1994, anno in cui l’ex presidente del Consiglio lo “battezzò” chiedendogli di scendere in campo tra le fila di Forza Italia: per lui due legislature al Senato e altrettante alla Camera dei deputati fino al 2008.
Onorevole, come avvenne la sua “investitura”?
«Non avevo mai fatto politica nella vita. Gli avevano fatto il mio nominativo, evidentemente prese delle informazioni. Inizialmente io dissi di no, non volevo perché ero totalmente a digiuno di politica. Lui personalmente ha insistito più volte, fino a quando non è riuscito a convincermi. Sono stato protagonista in quattro legislature e l’ho incontrato spesso, a volte veniva anche a Bari. Era un uomo semplice, molto alla mano. Una persona perbene».
Si è mai pentito di essersi lasciato convincere?
«No, mai. Anche quando ero a Roma ci siamo frequentati molto volentieri. Era un uomo sui generis in senso positivo».
Che eredità lascia nel mondo dell’imprenditoria italiana?
«Silvio Berlusconi ha creato per se stesso e per gli altri molto lavoro. Faceva impresa in tutta Europa in maniera corretta e con spirito di squadra. Se non si imposta bene il lavoro non si va da nessuna parte. Lui lo ha fatto e lo ha dimostrato. Spesso lo hanno accusato, ma è anche vero che ne è sempre uscito».
Cosa perde la politica italiana con la sua scomparsa? Il suo addio cosa rappresenta per gli equilibri interni di Forza Italia e in generale per il centrodestra?
«Sono abbastanza convinto che per onorare la memoria di Berlusconi molte persone non abbandoneranno né la destra né Forza Italia. È difficile dare una opinione adesso, si rischierebbe di dire fesserie. Non so in che maniera, ma sono certo che il rispetto per Berlusconi verrà mantenuto».