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Corato, 43enne molfettese morta in uno studio dentistico: imputazione coatta per il medico

Imputazione coatta per omicidio colposo per il dentista Vito Paolo Sassi, nel cui studio di Corato è morta il 13 gennaio dell'anno scorso, la 43enne di Mofetta Doriana Scardigno. È quanto ha disposto il gip del tribunale di Trani, Ivan Barlafante. Perizia ed esame autoptico svolti all'epoca dei fatti non avrebbero fornito un quadro chiaro…

Imputazione coatta per omicidio colposo per il dentista Vito Paolo Sassi, nel cui studio di Corato è morta il 13 gennaio dell’anno scorso, la 43enne di Mofetta Doriana Scardigno.

È quanto ha disposto il gip del tribunale di Trani, Ivan Barlafante.

Perizia ed esame autoptico svolti all’epoca dei fatti non avrebbero fornito un quadro chiaro di quanto accaduto e il magistrato inquirente della procura di Trani, Roberta Moramarco, aveva chiesto l’archiviazione del caso.

Dopo una fase di opposizione in cui la difesa dei familiari della vittima è stata rappresentata e sostenuta dall’avvocato Andrea Calò, il gip ha disposto l’imputazione coatta per il medico mentre è stata archiviata la posizione dell’assistente di poltrona.

Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, alla vittima sarebbe stato somministrato un anestetico e subito dopo sarebbe morta. Ora si è in attesa della fissazione dell’udienza preliminare.

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