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Enti locali, Csel: “Nel 2023 con il Fondo solidarietà comunale quasi 23mila nuovi posti asili nido”

(Adnkronos) - Ammontano a 175 milioni di euro le risorse afferenti al Fondo di solidarietà comunale ripartite con un decreto interministeriale diffuso il 6 giugno dal Viminale e destinate a potenziare gli asili nido di 5.099 comuni di 17 regioni italiane, risorse che porteranno alla creazione di 22.822 nuovi posti. Ma una elaborazione di Centro…

(Adnkronos) – Ammontano a 175 milioni di euro le risorse afferenti al Fondo di solidarietà comunale ripartite con un decreto interministeriale diffuso il 6 giugno dal Viminale e destinate a potenziare gli asili nido di 5.099 comuni di 17 regioni italiane, risorse che porteranno alla creazione di 22.822 nuovi posti. Ma una elaborazione di Centro Studi Enti Locali basata sui dati diffusi dal Ministero dell’Interno mostra come il 65% delle risorse (oltre 114 milioni di euro) siano state assegnate ai 2.114 comuni del Sud e delle Isole interessati dal provvedimento. Nonostante i comuni del Nord beneficiari di queste risorse siano numericamente superiori (2.398), questi si sono aggiudicati 44,7 milioni di euro, pari al 26% del totale. Ai 583 comuni del Centro, sono infine andati 16,2 milioni di euro. 

I comuni interessati sono quelli in cui la copertura del servizio storico è inferiore alla soglia del 28,88% della popolazione target e grazie ai nuovi posti che saranno finanziati dal Decreto in questione, sottolinea il Csel, “si compirà un altro piccolo passo in avanti sulla strada del vero obiettivo da raggiungere: avere a disposizione posti nei nidi per almeno un bambino su tre tra quelli con età compresa tra zero e due anni”. 

Come noto, il Piano di ripresa e resilienza italiano ha stanziato, per perseguire questa finalità, un totale di 3 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi riservati al potenziamento degli asili nido e 600 milioni per le scuole d’infanzia. 

“Il rapporto tra posti disponibili negli asili nido e numero di bambini di età compresa tra 0 e 2 anni – si legge nel testo del PNRR – oggi si colloca nel nostro Paese, con forti divari territoriali, in media al 25,5 per cento, ovvero 7,5 punti percentuali al di sotto dell’obiettivo europeo del 33 per cento e 9,6 punti percentuali al di sotto della media europea”. 

Questi dati vedono l’Italia molto distante dagli obiettivi fissati a Bruxelles, senza il raggiungimento dei quali è difficile immaginare una vera spinta all’aumento dell’occupazione femminile. Il Csel osserva come “nonostante l’importanza di questa sfida sia universamente riconosciuta, questo avviso è stato uno di quelli tra i più travagliati dell’intero piano. Il Ministero dell’Istruzione ha riaperto i termini per ben due volte per arrivare a un numero di domande che coprissero l’intero stanziamento previsto”. Nonostante le graduatorie siano state approvate lo scorso settembre, sulla strada delle misure Pnrr asili nido e scuole dell’infanzia sono però continuati a sorgere ostacoli che hanno portato a disporre ulteriori proroghe. L’ultimo slittamento in ordine di tempo è quello disposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito con Avviso Pubblico del 10 maggio 2023 che ha prorogato al 20 giugno 2023 il termine ultimo per l’aggiudicazione dei lavori, precedentemente fissato al 31 maggio 2023. 

Le tappe successive, salvo ulteriori ritardi, sono ad oggi: l’avvio dei lavori entro il prossimo 30 novembre, la conclusione dei lavori entro il 31 dicembre 2025 e il collaudo degli stessi entro il 30 giugno 2026.  

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