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Le minacce della criminalità sull’agroalimentare in Puglia, Emiliano: «Importante denunciare»

«L'agricoltura pugliese è particolarmente appetibile» per la malavita «perché rappresenta una grande realtà economica e sociale intorno alla quale si sviluppa un notevole indotto e che può rappresentare, se opportunamente valorizzata, il motore di uno sviluppo diffuso per l'intera regione». Ad affermarlo è Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia che questa mattina ha partecipato all'incontro…

«L’agricoltura pugliese è particolarmente appetibile» per la malavita «perché rappresenta una grande realtà economica e sociale intorno alla quale si sviluppa un notevole indotto e che può rappresentare, se opportunamente valorizzata, il motore di uno sviluppo diffuso per l’intera regione». Ad affermarlo è Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia che questa mattina ha partecipato all’incontro che si è tenuto nel Castello Svevo di Bari sul tema “Le minacce della criminalità sull’agroalimentare in Puglia”.

Secondo Coldiretti le mafie operano attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, ma anche attraverso danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, caporalato e truffe nei confronti dell’Unione europea.

All’incontro hanno partecipato il direttore regionale di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni, il sostituto procuratore nazionale antimafia, Giuseppe Gatti, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha ricordato come da tempo sia stata concepita «una strategia, quella dell’antimafia sociale, che mira a costruire la relazione tra la comunità e il sostegno sia alle vittime dei reati, sia alla magistratura e alle forze dell’ordine».

Pochi giorni fa, ha ricordato il presidente della Regione, «abbiamo presentato un apparato tecnologico per la sorveglianza delle campagne per prevenire l’abbandono dei rifiuti, che potrebbe essere utilizzato anche per altro, ovvero per la sicurezza nelle zone rurali. Sosteniamo anche le forze dell’ordine dello Stato nella sorveglianza delle aree non urbane. Per queste attività serve l’organizzazione. E per questo l’impegno di Coldiretti è fondamentale, anche per organizzare le vittime potenziali di reati nelle campagne, attraverso la raccolta delle denunce dei fatti, pure i più piccoli», ha detto Emiliano.

Il governatore pugliese ha sottolineato anche l’importanza delle denunce senza le quali «si insinua un clima di intimidazione generale che alimenta la capacità di assoggettamento criminale. Il lavoro di Coldiretti è dunque encomiabile» ha detto poi Emiliano, anche grazie «a figure di riferimento della giustizia pugliese come il dottor Cataldo Motta, che è stato uno dei miei maestri e che era al lavoro contro la mafia quando tutti dicevano che la mafia in Puglia non esisteva. Il lavoro dell’osservatorio sulla criminalità in agricoltura e nel sistema agroalimentare di oggi dovrà essere patrimonializzato».

L’osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, è stato spiegato oggi dagli organizzatori, ha come obiettivo quello di creare un complesso di controlli capaci di assicurare la più completa informativa ai consumatori, ma anche alle Istituzioni, contrastando le contraffazioni e le adulterazioni alimentari. In questa prospettiva, l’osservatorio intende promuovere iniziative di approfondimento in merito agli interventi e agli effetti delle pronunce di tutte le autorità amministrative indipendenti che possono interferire nel mercato agroalimentare.

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