La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Francesco Caramia, ex parroco del rione Bozzano di Brindisi, condannato a 8 anni di reclusione perché accusato di aver compiuto atti sessuali su un chierichetto.
L’ex sacerdote, originario di Mesagne, venne arrestato e condotto in carcere dai carabinieri il 15 giugno 2016, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale brindisino, Maurizio Saso.
Gli avvocati di Caramia puntavano a ottenere un annullamento con rinvio, per un nuovo processo d’appello nei confronti dell’ex parroco che, dopo aver sempre rivendicato la propria innocenza, ha lasciato l’ordine sacerdotale ed è libero.
La contestazione, mossa dal pm Milto Stefano De Nozza, quando era in servizio presso la procura di Brindisi, si riferisce al periodo di tempo compreso tra il 2007 e il 2008, quando la vittima aveva 9 anni.
Il ragazzino venne ascoltato con la formula dell’incidente probatorio a febbraio 2016. L’inchiesta partì dalla denuncia presentata dal pediatra nel minorenne, dopo un colloquio con la madre del bambino.