Si apre con un tutto esaurito il concerto di Marco Mengoni il prossimo 28 giugno all’Arena della Vittoria di Bari.
Già a maggio scorso il cantante aveva annunciato, viste le numerose richieste, l’emissione di nuovi biglietti per accontentare i fan più affezionati ma a poco meno di un mese dall’evento il “vecchio” stadio è sold out.
«Sono cresciuto, ho le idee più chiare su chi voglio essere e sul mondo in cui vorrei vivere». È un Marco Mengoni “soddisfatto” e più ‘impegnato’ quello che ha presentato dieci giorni fa ‘Materia (Prisma)’, l’ultimo capitolo della trilogia iniziata a dicembre 2021 con ‘Materia (Terra)’ e proseguita ad ottobre 2022 con ‘Materia (Pelle)’. «La parola con cui vorrei accompagnare questo album è soddisfazione. Perché nonostante lo stop per Sanremo sono riuscito a mettere in questo disco tutto quello che volevo».
E la scelta del Prisma come simbolo di questo disco significa proprio questo: «Il prisma è un oggetto magico che trasforma la luce bianca in tutti i colori che la compongono. E in questo album ci sono tutti i colori che compongono le mie idee e le mie riflessioni. Sulla società in cui vivo, sull’essere umano, sulle sue relazioni, sulle sue emozioni», ha concluso il cantante reduce da un anno vissuto con una nuova consapevolezza e maturità, tra dischi, live, la vittoria di Sanremo e il quarto posto all’Eurovision (nonché il Marcel Bezençon Composer Award, il premio assegnato per la miglior composizione da tutti gli autori dei brani in gara) con ‘Due Vite’.
Lo stesso giorno dell’uscita del nuovo album è uscito anche il singolo (e il video) ‘Pazza musica’ che vede Mengoni assieme ad Elodie per la prima volta. «Con Elodie ho un rapporto anche personale molto profondo. Ci scambiano riflessioni sulle cose più disparate. Ci eravamo ripromessi di fare qualcosa di pazzo e libero insieme. E questa ‘Pazza Musica’ è il risultato. Contiene l’augurio che ci siamo fatti di correre sopra le paure e il panico che ti prende quando affronti alcune sfide anche professionali». Un invito ad assaporare il piacere di lasciarsi andare abbandonando le preoccupazioni quotidiane (“Corriamo forte sopra le paure e il panico, per mandare tutto al diavolo senza nessun perché”).