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Acqua, presentato il Piano d’Ambito di Aip e Aqp: investimenti per 7 miliardi di euro fino al 2045 – VIDEO

Ammonta a circa 7 miliardi di euro l'investimento previsto, fino al 2045, dal Piano d'Ambito per la gestione delle risorse idriche presentato questa mattina nella sede della presidenza della Regione Puglia a Bari. Il 40% della somma è finanziato con i proventi della tariffa e per la restante parte con i fondi della programmazione comunitaria.…

Ammonta a circa 7 miliardi di euro l’investimento previsto, fino al 2045, dal Piano d’Ambito per la gestione delle risorse idriche presentato questa mattina nella sede della presidenza della Regione Puglia a Bari. Il 40% della somma è finanziato con i proventi della tariffa e per la restante parte con i fondi della programmazione comunitaria.

Durante la presentazione del Piano d’Ambito è stata evidenziata la capacità dell’Autorità idrica pugliese (Aip) e di Aqp, stazione appaltante, di intercettare e utilizzare tutti i finanziamenti pubblici a disposizione, in particolare Pnrr e React-Eu.

Nel 2022, infatti, Aqp ha registrato un record di investimenti che si attestano a 312,8 milioni di euro, in crescita di oltre il 41% rispetto al 2021. E sempre nel 2022 ha realizzato investimenti per una cifra pari a circa 80 euro per abitante (il doppio rispetto alla media di quanto fatto nel 2019 e nel 2020): un risultato da primato nazionale che evidenzia la capacità crescente di Aqp di essere promotore di sviluppo per l’economia e le comunità di riferimento.

«Siamo la regione che spende meglio e di più negli investimenti per allargare e migliorare la rete e per ridurre le perdite», ha affermato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto all’incontro stamattina. «Siamo ancora tra le regioni con il mare più pulito d’Italia e ci confermiamo come regione attrattiva: infatti stiamo costruendo dei dissalatori, che tendono a supplire al fatto che i nostri fiumi sono sotterranei ed emungere acque dalle falde potrebbe rischiare di farle salinizzare dal mare che vi penetra», ha aggiunto.

Aqp, ha sottolineato il presidente della Regione, «è forse la stazione appaltante più grande d’Italia e tra le più grandi di Europa, tanto che si è proposta di realizzare i lavori per l’acquedotto dall’Albania all’Italia, che lo stesso presidente albanese ha autorizzato». L’Acquedotto pugliese, ha concluso Emiliano, «appartiene alla Puglia ma è di tutti gli italiani ed è disponibile a scendere in campo per dare una mano, poiché ha dimostrato di avere un’ottima capacità di spesa e personale competente. Quindi se il Governo dovesse avere bisogno di Acquedotto pugliese e della Regione Puglia per nuovi investimenti anche per opere sovraregionali, noi siamo a disposizione».

Il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, ha spiegato che «la nostra strategia è consistita nell’attivazione di tutte le politiche e gli strumenti di finanziamento a disposizione, dal Pnrr al nostro Programma operativo regionale basato su fondi strutturali europei, dal Fondo di sviluppo e coesione alla tariffazione».

Il Piano d’Ambito, ha aggiunto l’onorevole Antonio Matarelli, presidente dell’Autorità idrica pugliese, è stato approvato in via definitiva: «Tra gli interventi di maggior rilevanza – ha spiegato – il dissalatore sul fiume Tara in provincia di Taranto che produrrà acqua potabile per 350.000 abitanti ossia il 9% della popolazione regionale». Inoltre «stiamo per appaltare lavori per il telecontrollo e il monitoraggio nelle province di Bari, Bat e Foggia, del valore di circa 200 milioni di euro».

Sono 75 gli investimenti strategici, ha spiegato Domenico Laforgia, «che andranno a incidere anche sul recupero delle perdite, anche se dobbiamo riconoscere che i cittadini pugliesi sono i più virtuosi d’Italia: noi consumiamo pro capite la minor quantità d’acqua in Italia, 155 litri a testa al giorno. Per quanto riguarda le perdite ci collochiamo al quarto posto tra le regioni più grandi andando a perdere 119 litri per persona».

I risultati raggiunti nel 2022, ha aggiunto, «dimostrano un modello di business resiliente che garantisce innanzitutto qualità del servizio ai cittadini, nonché la capacità di Acquedotto pugliese di essere sempre più parte attiva dell’ecosistema pugliese. Gli investimenti non si fermeranno nel 2023: siamo tra i pochi ad essere riusciti a cogliere le opportunità strategiche del Pnrr, continueremo ad investire e a lavorare per contribuire ad innalzare il quoziente di innovazione e competitività del territorio su cui la nostra attività insiste, in una logica collaborativa ed ecosistemica con tutti i nostri partner istituzionali e del territorio».

A marzo 2023 il Consiglio di Amministrazione di Acquedotto Pugliese ne ha approvato per circa 100 milioni di euro la gara, che si è chiusa lo scorso 5 maggio, per il dissalatore ad osmosi inversa sul fiume Tara nella provincia di Taranto, che sarà il più grande ad uso civile in Italia. Il dissalatore, la cui conclusione è prevista nel 2026 e verrà realizzato anche grazie al sostegno dei fondi del Pnrr, prevede un impianto ultratecnologico con una potenzialità di 55.400 m3/giorno circa di acqua potabile che produrrà ogni giorno l’equivalente del fabbisogno idrico giornaliero di oltre 350.000 persone.

Aip con i fondi del Pnrr ha inoltre attivato 17 progetti di digitalizzazione delle reti, monitoraggio della qualità dell’acqua, risanamento e manutenzione delle reti idriche, risanamenti idraulici e strutturali per un valore di oltre 110 milioni di euro. Altri otto progetti del valore di circa 100 milioni di euro verranno finanziati con il programma React-Eu sempre per la digitalizzazione delle reti, il monitoraggio della qualità dell’acqua, il risanamento e la manutenzione delle reti idriche, i risanamenti idraulici e strutturali. Approvati anche progetti per il risanamento delle reti idriche di distribuzione di 22 comuni dell’Ato Puglia con la sostituzione delle condotte vetuste ed ammalorate.

Aqp ha indetto oltre 480 gare nel corso del 2022, e circa 300 fino a maggio 2023, per un importo complessivo di oltre 1 miliardo a base d’asta per lo scorso anno e circa 990 milioni per quello in corso, di cui rispettivamente 890 milioni e 600 milioni per investimenti sul servizio idrico integrato (tra cui opere di manutenzione straordinaria, realizzazione e potenziamento e digitalizzazione di reti e impianti). Trenta i progetti finanziati grazie a bandi europei e Pnrr.

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