«Per l’ospedale San Cataldo di Taranto e per quello del Nord Barese il governo Meloni non ha erogato nessun finanziamento aggiuntivo, ma ha solo messo a disposizione della Regione Puglia, come cassa, i complessivi 300 milioni già disponibili dal 2012, al termine di una vera e propria via crucis durata oltre 10 anni». Lo dice l’assessore regionale Rocco Palese commentando l’accordo di programma siglato oggi tra la Regione Puglia e il ministero della Salute.
Si tratta, spiega Palese, di «procedure amministrative e burocratiche lunghe e farraginose», quindi sostanzialmente il governo «ha compiuto solo l’ultimo metro di un percorso lungo chilometri e che parte da lontano, da governi regionali e nazionali precedenti agli attuali. E, peraltro, manca ancora il Decreto di erogazione da parte dei ministri Schillaci e Giorgetti», precisa l’assessore pugliese alla Salute.
«I finanziamenti di cui si parla sono quelli destinati all’edilizia sanitaria in tutta Italia, regolamentati dal cosiddetto “ex articolo 20” e da un successivo accordo del 2002 tra Stato e Regioni – chiarisce Palese -. Procedure lunghe e complesse, rese sempre piú farraginose negli anni, e che hanno comportato iter lunghi oltre un decennio per la realizzazione dei nuovi ospedali in tutta Italia. Le norme attuali prevedono che solo al termine di tutte le procedure lo Stato possa materialmente erogare i soldi e questo è accaduto oggi con la firma dell’Accordo di Programma che, peraltro, poteva essere sottoscritto già due mesi fa quando la Regione ha inoltrato tutta la documentazione necessaria».
«Senza alcuna polemica – precisa Palese – ma apprezzando lo spirito di collaborazione che certamente anima le dichiarazioni degli esponenti dell’opposizione regionale, chiediamo il loro sostegno per due ulteriori passaggi che il governo deve compiere: il primo è la firma del Decreto che consentirà alla Asl di Taranto di procedere con l’assegnazione della gara già fatta; il secondo è l’approvazione di norme di semplificazione delle procedure di utilizzo e stanziamento dei fondi ex articolo 20, come garantito giorni fa alle Regioni anche da Schillaci e Giorgetti. Infine, visto che qualcuno sollecita la Giunta regionale anche sull’ospedale di Andria, è bene chiarire che anche qui o si cambiano le norme ex articolo 20, oppure, per realizzarlo in tempi brevi il Governo, se lo ritiene, adotti le stesse procedure adottate per realizzare il Ponte Morandi, perché solo così si potrebbe realizzare l’ospedale in un anno. Su queste due questioni, Decreto e modifiche alla Legge, auspichiamo collaborazione, attenzione e risposte sia dal Governo nazionale sia dall’opposizione regionale».