AssoAzionisti Bpb e il Comitato indipendente Bpb, organismi che riuniscono gli azionisti della Banca popolare di Bari, chiedono alla Consob di verificare alcune comunicazioni che l’istituto di credito ha diffuso il 13 marzo e il 4 aprile 2023.
In un esposto, gli azionisti chiedono la verifica del «progetto di bilancio dell’esercizio 2022» e all’assunzione di «un finanziamento subordinato concesso dalla capogruppo Mediocredito centrale», per un ammontare «pari a 60 milioni di euro al tasso del 10,75%» per una durata «di dieci anni con opzione di rimborso dopo cinque anni», con l’obiettivo di «rafforzare, dall’esercizio 2023, il buffer patrimoniale della banca».
Nella seconda comunicazione, quella del 4 aprile scorso, la banca dichiarava, «prive di fondamento» le denunce delle associazioni di azionisti relative a «presunte operazioni finanziarie e a perdite sui titoli di Stato in portafoglio che avrebbero provocato ricadute sul patrimonio di Bpb».
Le associazioni nel documento inviato alla Consob evidenziano invece che il 7 aprile 2023, la banca nel progetto di bilancio 2022, ha esposto il «decremento del patrimonio civilistico netto» rispetto al 2021, mettendo nero su bianco che «tale variazione negativa è dovuta alla flessione del fair value dei titoli governativi italiani nel portafoglio».
Le associazioni chiedono quindi alla Consob «di verificare la situazione e, eventualmente, di disporre la rettifica del progetto di bilancio».
«Noi piccoli risparmiatori non ci arrendiamo – commentano le due associazioni – e continuiamo a pretendere di essere rispettati, considerati e soprattutto a pretendere che la nostra banca abbia un futuro positivo per consentirci di recuperare gli investimenti azionari effettuati».