Finalmente a casa. Si è conclusa, per fortuna con un lieto fine, la disavventura di un gruppo di giovanissimi atleti, genitori e maestri dell’accademia di scherma di Lecce che martedì scorso si trovavano a Riccione per la gara più importante dell’anno, il Grand prix “Renzo Nostini” 2023.
Per tutta la giornata di martedì i messaggi di allerta si sono susseguiti, mentre gli atleti disputavano la gara nell’unico palazzetto rimasto agibile, con la luce che andava e veniva e con numerose proteste di atleti che non sapevano come raggiungere il luogo della gara.
Nel tardo pomeriggio è arrivata la temuta comunicazione dell’annullamento di tutti i treni diretti a Sud. Il gruppo più cospicuo, sette atleti, un maestro insieme a mamme e papà, ha cercato soluzioni alternative per tutta la giornata di mercoledì, senza esito, trovandosi costretto a un’ulteriore notte in hotel, mentre chi viaggiava in macchina ha potuto tranquillamente riprendere l’autostrada, in quanto il tratto rimasto bloccato era l’A14 in direzione Nord.
Giovedì mattina si è poi venuto a sapere che Trenitalia aveva istituito dei treni speciali verso Lecce, ma senza la possibilità di prenotarli telefonicamente. Perciò, senza certezza di buon esito, i leccesi hanno raccolto armi e bagagli e si sono spostati in stazione ad Ancona dove, nel pomeriggio, sono riusciti a salire su un Frecciarossa, giungendo infine a casa alle nove di sera, esausti e provati dalla devastazione lasciatasi alle spalle.