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Montemesola festeggia nonna Maria: 100 anni da femminista e anticonformista convinta – VIDEO

Ha negli occhi tutta la vita vissuta ma ancora tanta energia. I capelli bianco candido raccontano il peso degli anni trascorsi e la sua mente è intrisa di ricordi nitidi che raccontano la donna forte che è stata e continua ad essere ancora oggi, alla veneranda età di 100 anni. Nonna Maria Piergianni, la nonna…

Ha negli occhi tutta la vita vissuta ma ancora tanta energia. I capelli bianco candido raccontano il peso degli anni trascorsi e la sua mente è intrisa di ricordi nitidi che raccontano la donna forte che è stata e continua ad essere ancora oggi, alla veneranda età di 100 anni.

Nonna Maria Piergianni, la nonna più longeva di Montemesola, taglia oggi il nastro del tanto ambito traguardo e lo fa circondata dall’affetto di tutto il paese. Questa sera infatti, alle 19.30 ci sarà per lei una piccola festa in strada alla presenza del parroco, del sindaco e di chi le vuole bene.

Nata nel 1923 nella gravina di Montemesola è, insieme a due fratelli, la superstite di 13 figli. Gli altri dieci, tutti maschi, sono morti tutti in tenera età.

La tempra di Maria si forma tutta nella sua infanzia, nel vedere la mamma che dolore dopo dolore per il grembo vuoto, ha portato comunque avanti e amorevolmente la famiglia nella quale è cresciuta con il mito della donna che tutto può fare perché più forte dell’uomo.

Nonna Maria infatti, è una femminista convinta, oltre che democristiana doc. Prima di chiedere a qualcuno chi sono i suoi genitori, gli chiede il partito di appartenenza.

Nel 1950 incontra Ciro, l’amore della sua vita, scomparso qualche anno fa, dopo 60 anni di vita insieme. Si è sposata a 30 anni, un’età che all’epoca era concepita come troppo avanzata e per questo non fu risparmiata da critiche alle quali ha reagito sempre a testa alta. Motivo per cui, ha raccontato simpaticamente di non conservare un ricordo piacevole della suocera.

Il sorriso però le torna quando parla del suo Ciro.

«L’ho avuto accanto per troppo poco tempo» racconta nonna Maria nel suo dialetto stretto. Quel poco tempo, oltre 60 anni, non basta per colmare quel mix di amore e dolore. Lei lo avrebbe voluto accanto ancora, nonostante il carattere testardo li abbia messi spesso in contrapposizione. Maria che non si lasciava dare ordini da nessuno. Dalla loro lunga storia sono nati due figli, Martino e Michele che le hanno donato sei nipoti e due pronipoti, tutti maschi. Per Maria, le figlie femmine mai avute sono le due nuore che la trattano e amano come la propria mamma. «Come ho conosciuto mio marito? Stava lavorando in una casa qui difronte, mi vide e disse “quella me la sposo perché è una donna di casa”». Ha trascorso la sua vita a lavorare le olive nei campi. «Ho sempre lavorato io, non ho mai mandato i miei bambini a lavorare» racconta. Olive e casa un gioiello, perché Maria, gran lavoratrice è stata anche una brava moglie, mamma e casalinga. Ha vissuto la guerra e ricorda le schegge dei bombardamenti che arrivavano fino in paese. «Che ne sanno i giovani – dice gesticolando – a loro dico, siate meno pettegoli e vivete nella grazia di Dio».

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