SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Pnrr: la ricerca, per metà degli under 20 prioritari ricerca e salute

(Adnkronos) - La maggioranza degli studenti delle superiori non conosce i contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma quando informati, circa la metà ritiene che si debbano investire in ricerca e salute. Sono questi i risultati principali della ricerca ‘I giovani under 20 e il Pnrr’ presentati oggi al Politecnico di Milano, all’evento…

(Adnkronos) – La maggioranza degli studenti delle superiori non conosce i contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma quando informati, circa la metà ritiene che si debbano investire in ricerca e salute. Sono questi i risultati principali della ricerca ‘I giovani under 20 e il Pnrr’ presentati oggi al Politecnico di Milano, all’evento di chiusura della terza edizione di Fattore J, il progetto di Fondazione Mondo digitale e Janssen Italia, l’azienda farmaceutica di Johnson & Johnson, nato per sensibilizzare ragazze e ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia sull’importanza di una corretta informazione scientifica e sulla scelta di comportamenti responsabili per il benessere e la salute di tutti.  

Il percorso di Fattore J – spiega la farmaceutica in una nota – che ha raggiunto, a oggi, oltre 200mila giovani, attraverso incontri di formazione online e in presenza, e ha coinvolto oltre 26mila studenti delle scuole secondarie di II grado. Nel corso della giornata si sono inoltre svolte le premiazioni del contest di Fattore J ‘Salute per il futuro’. Grazie al network di scuole che hanno aderito a Fattore J negli anni è stato possibile lanciare una ricerca, elaborata dal Politecnico di Milano, che ha visto la partecipazione di 460 studenti tra i 14 e 20 anni di tutta Italia sul significato del Pnrr e sulle aspettative dei giovani in merito alle priorità del piano.  

Dai dati – si legge nella nota – emerge che il 70% degli studenti non conosce i contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ma una volta informati, quasi il 50% lo ritiene importante per sostenere la ripresa dell’Italia e oltre il 40% sottolinea la necessità che sia utilizzato in modo responsabile. Rispetto alla destinazione degli investimenti, quasi il 50% individua come prioritarie ricerca e salute, seguono transizione ecologica, digitalizzazione, competitività e cultura. Questi valori generali restituiscono, da parte degli studenti, un atteggiamento di fiducia nella ricerca e di interesse per le sfide nell’ambito scientifico. La maggioranza ritiene che la medicina del futuro debba essere prima di tutto avanzata tecnologicamente per offrire soluzioni sempre più personalizzate ed efficaci e ‘di prossimità’, più capillare e in grado di garantire maggiore equità nell’accesso alle cure. In ultimo, avere una maggior disponibilità di specialisti e operatori sanitari.  

“Nel mio ruolo di delegata per la diversità e l’inclusione – afferma Mara Tanelli, delegata della Rettrice del Politecnico di Milano per la Diversità e l’inclusione – sono particolarmente contenta di questa collaborazione dell’Ateneo al progetto, che si fonda sulla condivisione di valori quali l’attenzione per le nuove generazioni e il loro coinvolgimento attivo in tematiche di grande rilevanza, in cui anche noi crediamo fortemente” .  

“Esprimo profondo apprezzamento e ammirazione per questa terza edizione del progetto Fattore J – Più fiducia, più salute, più futuro – aggiunge Elena Lucchini, assessore alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità di Regione Lombardia – Avete scelto di lavorare ponendovi al fianco delle istituzioni scolastiche per promuovere e sostenere la fiducia nel futuro delle ragazze e dei ragazzi delle scuole superiori e per stimolare in loro la passione, la determinazione e la volontà di costruire un mondo migliore, in salute, anche grazie ai progressi scientifici. Per la nostra Regione – continua – l’alleanza tra la solida rete sociale del no profit, le istituzioni pubbliche e le imprese private è la strategia per garantire il successo di percorsi di consapevolezza e sostenere concretamente le associazioni dei pazienti. La solidarietà è il pilastro della nostra comunità. Regione Lombardia – conclude l’assessore – è ogni giorno al servizio dei suoi cittadini, dei bisogni e delle aspirazioni di ogni individuo e sa che solo insieme a voi nuove generazioni potremo migliorare la qualità della vita di tutti costruendo un progresso condiviso e sostenibile”.  

Dopo aver organizzato nelle scuole di diverse città italiane tra cui Torino, Palermo, Padova, Roma un tour di 14 tappe di sensibilizzazione e di confronto con gli studenti e oltre 20 appuntamenti formativi online, l’incontro odierno a Milano – informa Janssen – rappresenta un ulteriore momento interattivo con i giovani per parlare di futuro, di nuove opportunità e di innovazione con diversi interlocutori del mondo della scuola, della ricerca scientifica e delle istituzioni. “Negli ultimi decenni – dichiara Mario Sturion, amministratore delegato di Janssen Italia – i progressi della scienza sono diventati sempre più evidenti, in tante aree terapeutiche, e hanno portato a un miglioramento sensibile della qualità e delle aspettative di vita di milioni di pazienti, cambiando il corso di malattie fino poco tempo fa mortali. In Janssen – prosegue – siamo pronti a continuare a dialogare e collaborare con tutti gli attori del sistema, in primis con le Istituzioni, e a sviluppare partnership strategiche con diverse realtà, così da contribuire alla costruzione di un Paese in salute, attraverso l’innovazione scientifica e l’impegno nelle nuove frontiere dell’healthcare, come la medicina di precisione che garantirà grandi benefici per i pazienti e per tutto il sistema”.  

L’evento è stato anche l’occasione per premiare i vincitori del contest di Fattore J che ha visto 500 studenti di 42 scuole italiane lavorare sul loro concetto di ‘salute per il futuro’ per creare delle vere e proprie campagne di comunicazione e rappresentare la loro prospettiva sulla ‘salute del futuro’ attraverso diverse tecniche dal podcasting, al video making, alla grafica e alla scrittura, apprese nel corso dell’anno scolastico grazie a sessioni pratiche. Tra oltre 50 lavori pervenuti da 60 team, oggi è stata presentata la lista di 12 nomination nelle quattro categorie in gara: podcast, video, grafica e scrittura (3 team per categoria).  

“Per Fattore J – sottolinea Mirta Michilli, direttrice generale Fondazione Mondo digitale – la rete multisettoriale ha lavorato per mettere sempre al centro i temi della ricerca e della salute con grande rigore. Hanno unito gli sforzi soggetti importanti e differenti tra loro, come le istituzioni locali e centrali e le scuole di tutta Italia, che ringrazio per essere presenti anche oggi. Così come mi piace sottolineare il ruolo dei professionisti di Janssen – aggiunge – che, negli eventi sul territorio, hanno condiviso competenze, testimonianze di vita e storie d’ispirazione per i ragazzi, interpretando in maniera originale il volontariato di competenza Per noi questo progetto ha uno scopo importante e cioè quello di umanizzare la ricerca ma anche la malattia, aumentare la consapevolezza e l’attenzione alla prevenzione, rendere umana e vicina ai ragazzi e alle ragazze la cura, ma anche rafforzare un atteggiamento consapevole e costruttivo di fronte alla patologia”.  

I quattro team vincitori del contest 2023 sono stati decretati alla presenza della giuria, composta da: Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario, direttore creativo; Andrea Farinet, presidente Fondazione Pubblicità progresso; Federico Taddia, autore, conduttore radio Tv in qualità di esperti del mondo della comunicazione, e da Stefania Vallone, segretaria generale Walce onlus, e Andrea Tomasini, consigliere nazionale Apmarr, in rappresentanza del grande network di associazioni pazienti che sostengono dalla prima edizione Fattore J.  

ARGOMENTI

cronaca

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!