Rischia una condanna a sette anni di reclusione il 20enne accusato di lesioni aggravate per aver aggredito un 24enne di origine senegalese a parco Rossani a Bari il 5 aprile del 2022.
È la richiesta della pm Isabella Ginefra che, parlando dell’aggressione, sottolinea che si è trattato di una «mattanza in cui l’unica “colpa” della vittima era quella di provenire da un paese diverso e di avere la pelle di un altro colore». Durante l’aggressione, come è stato accertato dalle indagini, il 24enne, che fu anche oggetto di insulti a sfondo razzista, perse l’uso di un occhio e si procurò la frattura di alcune vertebre.
Parlando dell’imputato la pm evidenzia che anche altre volte «non ha perso occasione per mostrare questo lato del proprio carattere».
I fatti avvennero la sera del 5 aprile: la vittima, secondo gli inquirenti, stava uscendo dal parco con alcuni amici, l’aggressore stava entrando con la sua fidanzata. I due si sarebbero incrociati e sfiorati nei pressi della porta d’ingresso del parco: il 24enne gli avrebbe chiesto spiegazioni per qualche sguardo poco gradito e il 20enne, in risposta, lo avrebbe prima insultato (dicendogli di “tornare al paese suo”) e poi colpito con un pugno sul volto, provocandogli l’esplosione del bulbo oculare. Una volta a terra, avrebbe continuato a colpire il 24enne con calci e pugni fino a provocargli la frattura di alcune vertebre.
L’avvocata dell’imputato, Uljiana Gazidede, ha invece sostenuto che il suo assistito avrebbe agito per legittima difesa, in quanto sarebbe stato provocato dalla vittima e dai suoi tre amici: «Il pugno c’è stato, ma perché temeva di essere aggredito». Il 6 luglio ci saranno controrepliche e sentenza.