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Fondi per la comunicazione istituzionale, Pagliaro: «Siano gestiti dal Centro Media regionale»

«Bene la delibera di giunta regionale approvata il 26 aprile scorso, che stanzia 700mila euro per la comunicazione istituzionale della Regione per il 2023, ma con una raccomandazione: anche gli altri fondi, stanziati attraverso Assessorati, Agenzie, enti e società partecipate, siano gestiti ed erogati dal Centro Media, a garanzia di una distribuzione trasparente ed equa».…

«Bene la delibera di giunta regionale approvata il 26 aprile scorso, che stanzia 700mila euro per la comunicazione istituzionale della Regione per il 2023, ma con una raccomandazione: anche gli altri fondi, stanziati attraverso Assessorati, Agenzie, enti e società partecipate, siano gestiti ed erogati dal Centro Media, a garanzia di una distribuzione trasparente ed equa». È la raccomandazione del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani, condivisa oggi in commissione Cultura, dove è stato esaminato e approvato il provvedimento della Giunta.

Il Centro Media regionale, spiega Pagliaro, «è il sistema di acquisto degli spazi pubblicitari su carta stampata, televisioni, radio e media online, per la diffusione di campagne di comunicazione istituzionale. Un centro concepito proprio per eliminare le zone grigie di discrezionalità che sfuggono a criteri imparziali ed oggettivi di assegnazione dei fondi destinati alla comunicazione della Regione».

Per Pagliaro «è opportuno che passino attraverso il filtro limpido del Centro Media non soltanto i fondi assegnati attraverso questa delibera (in applicazione della legge regionale del febbraio 2018 per la promozione ed il sostegno pubblico al pluralismo dell’informazione e della comunicazione regionale) ma anche tutte le somme, spesso ingenti che vengono erogate da Assessorati, Agenzie, enti e società partecipate della Regione sulla base di criteri discrezionali, che sfuggono a valutazioni basate sul numero di copie vendute o sui dati di ascolto o sui contatti dei siti web».

Attraverso l’anagrafica dei media, il Centro Media, dice ancora Pagliaro, «analizza i diversi canali di comunicazione e valuta io riscontro e la diffusione oggettivi dei singoli mezzi; contatta le concessionarie pubblicitarie per definire la diffusione delle campagne contrattando gli spazi, il posizionamento, la rotazione, il numero di uscite e i costi; monitora l’andamento delle campagne di comunicazione, verificando che i modi, i tempi e i risultati delle stesse corrispondano a quanto pianificato a monte con i media o le concessionarie pubblicitarie. I criteri ci sono e vanno rispettati, per ogni singolo euro stanziato dalla Regione per fini di comunicazione istituzionale. È questa la via per dare efficacia ad investimenti importanti, rispettando il peso e il valore di ogni media senza corsie preferenziali o esclusioni arbitrarie», conclude Pagliaro.

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