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Maltempo, Musumeci: “5mila persone evacuate, quadro complicato”

(Adnkronos) - "Sono circa 5mila le persone evacuate". Ad affermarlo Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, parlando a '24 Mattino' su 'Radio 24' dell'emergenza maltempo aggiungendo che potrebbero essere anche di più. Molte persone sono state evacuate "essenzialmente per precauzione - ha continuato - altre perché le loro case…

(Adnkronos) – “Sono circa 5mila le persone evacuate”. Ad affermarlo Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, parlando a ’24 Mattino’ su ‘Radio 24’ dell’emergenza maltempo aggiungendo che potrebbero essere anche di più. Molte persone sono state evacuate “essenzialmente per precauzione – ha continuato – altre perché le loro case erano state o stavano per essere invase dall’acqua”. 

“Il quadro è complicato e difficile, la speranza è che nel pomeriggio possa attenuarsi il flusso delle piogge. Sono 14 i fiumi coinvolti anche, in parte, nelle Marche. Oltre 400 i vigili del fuoco che stanno operando a cui si aggregheranno altre 100 unità. Tre elicotteri nella notte hanno lavorato per soccorrere persone che non potevano essere raggiunte. Abbiamo allertato i sindaci dal pomeriggio di ieri, l’evacuazione preventiva è l’unico rimedio, soprattutto per chi abita a piano terra e vicino ai fiumi”, ha detto ancora Musumeci. 

“Il soccorso acquatico entrerà in azione a minuti. Stiamo monitorando il sistema delle dighe: alcune sono particolarmente tenute sotto controllo, prevediamo una riduzione del flusso delle loro acque, naturalmente”, ha continuato. “Bisogna rivedere tutto il territorio, l’antropizzazione ha determinato un concorso di responsabilità. E’ un lavoro serio, affidato essenzialmente alle Regioni per il quale serviranno diversi milioni di euro, serve un impegno di spesa straordinario – ha sottolineato – Non esiste in Italia un territorio a rischio zero, gli alvei vanno tenuti costantemente puliti. Spero ci sia una nuova coscienza civica, non abbiamo più alibi”. 

E ha concluso: “Siamo pronti a intervenire come governo. Già abbiamo deliberato 10 milioni per le prime spese e le prime urgenze. Poi va fatta una ricognizione attenta sugli argini da ricostruire e il sistema idraulico da modificare”. 

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