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Nascono le Zone franche dell’artigianato in Puglia: la Regione incontra le associazioni di categoria

Zone franche dell’artigianato e interventi mirati sia attraverso l’elaborazione di piani organici e pluriennali di sostegno alla crescita delle imprese artigiane in un’ottica di semplificazione e digitalizzazione delle procedure e degli adempimenti, sia attraverso l’adozione di un piano triennale per lo sviluppo dell’artigianato. È quanto prevede la nuova legge regionale per lo sviluppo, la valorizzazione…

Zone franche dell’artigianato e interventi mirati sia attraverso l’elaborazione di piani organici e pluriennali di sostegno alla crescita delle imprese artigiane in un’ottica di semplificazione e digitalizzazione delle procedure e degli adempimenti, sia attraverso l’adozione di un piano triennale per lo sviluppo dell’artigianato.

È quanto prevede la nuova legge regionale per lo sviluppo, la valorizzazione e la tutela dell’artigianato in Puglia, il cui “restyling” è stato approvato in Consiglio regionale lo scorso 28 marzo.

La legge entra ora nella sua fase di programmazione e sarà illustrata, in una «vera e propria mattinata di studio e confronto» come afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, in un incontro tra Regione, Anci Puglia e le associazioni di categoria.

«Proveremo a sviscerare tutte le novità e le opportunità contenute nella legge di riforma dell’artigianato pugliese e, a partire da quelle, a definire le priorità e costruire insieme le prime azioni programmatiche e i primi interventi volti a tutelare e valorizzare l’artigianato, un settore strategico per la Puglia», spiega Delli Noci.

«Come ha dimostrato il recentissimo riconoscimento alle 455 attività storiche e di tradizione giunto attraverso apposita legge, e come dimostra la crescita di imprese nel settore del design – prosegue -, la Puglia viaggia spedita riuscendo a conciliare tradizione e innovazione. Questa legge e le azioni che riusciremo a programmare offriranno al settore, che si è inevitabilmente trasformato in questi ultimi anni sviluppando nuovi bisogni, le opportunità necessarie per crescere», conclude l’assessore.

Tra le altre novità, la legge prevede, all’articolo 20, interventi a supporto dell’artigianato artistico e tradizionale pugliese per il quale la Regione promuove l’adozione di strategie per il sostegno di iniziative culturali e percorsi esperienziali e turistici, la riduzione degli oneri delle imprese, il ripopolamento aziendale degli insediamenti storici, la realizzazione di rassegne ed esposizioni tematiche dedicate alla promozione e a preservare la memoria delle produzioni storiche, la partecipazione delle imprese a rassegne e manifestazioni italiane ed estere, e la relativa realizzazione di pubblicazioni, cataloghi, supporti audiovisivi con particolare attenzione ai canali digitali.

A copertura della fase di avvio della legge si prevede una dotazione iniziale di 500mila euro per l’anno 2022 finalizzati a favorire il processo di insediamento, aggregazione o di adesione a insediamenti collettivi delle imprese attraverso la rete dei Cata, ad attività di osservatorio permanente sull’artigianato e ad attività di promozione dell’artigianato artistico e di tradizione e valorizzazione all’interno della filiera turistica regionale.

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