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La Rete, l’AI e i Regolatori: prevarrà approccio hard o light?

(Adnkronos) - Regolatori e rete. Molte cose stanno cambiando e molto rapidamente nel mondo della Rete e dell’High-tech. Sicuramente c’è una grande spinta che viene dal mercato con il vorticoso sviluppo dei sistemi basati sull’AI ma c’è anche qualcosa di diverso che viene dalle Istituzioni, dai Regolatori; ed è un diverso atteggiamento proprio verso le…

(Adnkronos) – Regolatori e rete. Molte cose stanno cambiando e molto rapidamente nel mondo della Rete e dell’High-tech. Sicuramente c’è una grande spinta che viene dal mercato con il vorticoso sviluppo dei sistemi basati sull’AI ma c’è anche qualcosa di diverso che viene dalle Istituzioni, dai Regolatori; ed è un diverso atteggiamento proprio verso le grandi aziende dell’High-tech (le famose Over the Top). Negli anni dall’80 in poi del secolo scorso quando le OTT iniziavano a crescere in maniera esponenziale, i regolatori (ad iniziare da quelli più direttamente coinvolti, cioè quelli americani) decisero di non intervenire nell’assunto che l’allora giovane mercato dei servizi on-line dovesse crescere liberamente. Tra l’altro la FCC (la Federal Communications Commission, l’autorità indipendente regolatrice del sistema delle comunicazioni USA) si è sempre rifiutata di inquadrare la Rete alla stregua del mondo Telecom astenendosi così da ogni intervento. Oggi, come si è detto, è diverso: le autorità inglesi pochi giorni fa hanno bloccato l’offerta di Microsoft per acquistare il gigante dei video games Activision Blizzard con la motivazione che l’acquisizione avrebbe fortemente compromesso la concorrenza nel nascente mercato dei video giochi in cloud (quelli eseguiti on line ma su server remoti). Un atteggiamento simile lo ha maturato anche la Federal Trade Commission americana che, tra l’altro, ha bloccato qualche mese fa Meta (la proprietaria di Facebook e Instagram) dall’acquisire una start-up di realtà virtuale proprio per motivi di tutela della concorrenza. Da noi ricordiamo il blocco (poi rimosso dopo gli interventi correttivi dell’azienda) imposto lo scorso aprile dal Garante per la protezione dei dati personali alla Chat GPT. In termini molto generali, si può dire che oggi l’atteggiamento dei Regolatori va da un approccio “light” come quello delle autorità inglesi che tendono ad applicare le regole già esistenti alle nuove fattispecie comprese quelle dei sistemi di AI, ad un approccio “hard” che è quello che sta ipotizzando la Commissione UE che prevede nuove e specifiche norme di legge e un controllo molto stringente anche e soprattutto sui sistemi AI. Vedremo quale atteggiamento prevarrà, e che equilibrio troveranno i regolatori nazionali ed internazionali verso le nuove tecnologie che implicano certamente grandi rischi ma anche straordinarie opportunità. 

Moda. Il Met Gala di quest’anno (l’evento di moda e di beneficienza che si svolge ogni 1° maggio al Metropolitan Museum di New York) è stato dedicato a Karl Lagerfeld, lo stilista tedesco morto nel 2019. Sono tornati in passarella e in una grande mostra a lui dedicata, i temi estetici cari a Lagerfeld: i guanti senza dita, gli occhiali scuri, il Black and White, il ventaglio nero ect. Un insieme di soluzioni sempre innovative, all’epoca non sempre comprese da pubblico e critica ma ora pienamente rivalutate. Fu lo stesso Lagerfeld a dire una volta “la moda non può appartenere ai musei”; qualche volta si. (Di Mauro Masi) 

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