«Il coraggio di dire insieme “no alla guerra”». È questo, scrive il rettore della Basilica di San Nicola padre Giovanni Distante, l’appello che il Santo di Myra, «Santo dell’Oriente e dell’Occidente cristiani», rivolge ai capi delle Chiese.
«Non bisogna perdere la speranza! Dalle crisi e dai conflitti non solo si può uscire, ma la storia insegna che dalla sofferenza provocata dalle guerre sono nate le più forti e coraggiose esperienze di fratellanza umana, superando ogni barriera, soprattutto quelle religiose e confessionali», scrive padre Distante nel suo messaggio di benvenuto ai pellegrini giunti a Bari per celebrare San Nicola.
In tanti hanno raggiunto Bari dall’Abruzzo, dal Molise, dalla Campania. «Essere qui significa per voi vivere un aspetto importante della vita di fede – scrive il rettore della Basilica – ereditata dai vostri padri tramite la devozione verso il nostro comune e potente Patrono San Nicola».
Dopo le Sagre “a porte chiuse” del 2020 e 2021, a causa della pandemia, «che vi ha costretti a rinunciare a questo annuale appuntamento spirituale – prosegue padre Distante -, anche questa Sagra 2023, come già quella del 2022, sarà animata dalla grande intenzione di preghiera che eleveremo al Padre della Misericordia, affinché per intercessione di San Nicola, conceda il dono della ripresa della vita quotidiana che dia serietà alle nostre famiglie, e liberi l’umanità intera da ogni disumana ingiustizia».