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Taranto, internalizzati 384 operatori del 118. Emiliano: «Obiettivo raggiunto». Per la Asl anche un nuovo parco mezzi – FOTO e VIDEO

Dal 1° maggio scorso sono partite le internalizzazioni di 384 operatori attraverso SanitaService, la società in house della Asl di Taranto. Si tratta di persone, individuate attraverso un avviso pubblico e in possesso dei requisiti previsti dal bando tra quelle che, a vario titolo, hanno prestato il loro contributo nel servizio 118. L'internalizzazione del servizio…

Dal 1° maggio scorso sono partite le internalizzazioni di 384 operatori attraverso SanitaService, la società in house della Asl di Taranto. Si tratta di persone, individuate attraverso un avviso pubblico e in possesso dei requisiti previsti dal bando tra quelle che, a vario titolo, hanno prestato il loro contributo nel servizio 118.

L’internalizzazione del servizio 118 è stato presentato questa mattina sulla rotonda del lungomare di Taranto alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dell’amministratrice di SanitaService, Maria Rosa De Leo.

«Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto», ha commentato il presidente Emiliano: «L’intero 118 pugliese era basato sul volontariato e questo era, tra virgolette, un po’ forzato. In alcuni casi, come per le Misericordie che si sono lamentate, certamente aveva anche la sua correttezza e formale legalità, ma non era giusto comunque. Il 118 – ha aggiunto Emiliano – è un servizio essenziale dal punto di vista sanitario ed è la principale porta di entrata nel sistema sanitario, e quindi non era corretto che non avesse un tasso di professionalità e di sicurezza nel lavoro uguale a quello di qualunque altro servizio sanitario in qualunque altro settore».

L’internazionalizzazione del 118 all’interno di SanitàService, ha ribadito il presidente della Regione Puglia, «ha consentito a tutte queste famiglie di vivere normalmente una dimensione professionale molto complessa e di grandissimo stress, potendo ottenere così mutui bancari, affittare case e via dicendo. È un atto di giustizia che non toglie nulla al volontariato, ma il volontariato serve ad altro, non a gestire il 118. A noi questa operazione è costata 40 milioni di euro in più: dare sicurezza e professionalità al 118, però era una cosa giusta e non si risparmia sulla pelle dei pazienti e di chi a volte deve rischiare la vita per correre a soccorrere il prossimo. Le Misericordie mi faranno la cortesia di accettare l’idea che la Puglia abbia deciso che il 118 non poteva essere nelle mani di un sistema di volontariato, per quanto nobile e importante. Il 118 stabilizza il paziente a rischio di morte rapida, questa è la sua funzione principale. Queste ambulanze hanno sistemi rianimatori paragonabili a quelle di una sala rianimazione. La Puglia ha ambulanze modernissime e di proprietà nostra in tutta la Regione. Sono contento e convinto della giustezza di quello che abbiamo fatto», ha concluso Emiliano.

Durante l’evento di stamattina è stato presentato anche il nuovo parco macchine 118 dotato di tecnologie avanzate: si tratta di 29 autoambulanze e 6 automediche in grado di coprire l’intero territorio provinciale.

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