(Adnkronos) – “Questa mostra è molto importante per Reckitt e per Napisan e porta in vita l’importanza del tocco attraverso la sua assenza. Quando torniamo indietro con il pensiero ai mesi più duri della pandemia, ci ricorderemo che ci sono stati così tanti momenti in cui non potevamo toccare le persone che amiamo, non potevamo toccare le superfici e gli oggetti, non potevamo andare sui mezzi pubblici, non potevamo fare così tante cose che erano prima date per scontate. Festeggiando in questo modo, ricordiamo a tutti quanto sia importante toccare le persone, toccare le cose e allo stesso tempo assicurarsi che i nostri comportamenti e le nostre abitudini in fatto di igiene impediscano che qualcosa del genere accada di nuovo”. Lo ha detto Ferran Rousaud, amministratore delegato di Reckitt Hygiene Italia in occasione dell’evento di presentazione dell’esposizione artistica intitolata ‘More – Museum of Restrictions’.
L’iniziativa voluta da Napisan si pone l’obiettivo di celebrare l’importanza del tocco facendo ricordare quanto è stato difficile e talvolta doloroso non potersi toccare e avvicinare agli altri nei mesi più duri della pandemia.
“Reckitt ha un programma molto vasto che riguarda l’educazione all’igiene. Tra le molte iniziative troviamo il programma ‘Igiene insieme’ di Napisan, svoltosi nelle scuole durante la pandemia e che ha visto al centro i temi dell’istruzione e dell’educazione all’igiene e la fornitura di prodotti e materiali che hanno raggiunto ben 13mila scuole lungo lo Stivale – ha continuato Rousaud – Successivamente a questo fantastico progetto, abbiamo collaborato con lo studio Stefano Boeri Interiors per lo sviluppo dell’aula del futuro, uno spazio progettato per essere efficace, efficiente ed igienico per gli studenti. Inoltre, con l’aiuto dell’Università Vita e Salute San Raffaele, abbiamo realizzato degli studi che dimostrano che una buona educazione e l’utilizzo dei prodotti giusti possono diminuire l’incidenza di virus e malattie come il Covid o l’influenza stagionale. Quella che presentiamo oggi è un’attività che celebra l’importanza e la bellezza di toccarsi tramite l’assenza del tocco”.