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“Chiusi in buchi nel terreno”: così i comandanti russi puniscono i soldati ribelli

(Adnkronos) - I comandanti russi avrebbero iniziato a "punire le violazioni disciplinari" dei soldati, chiudendoli dentro delle buche scavate nel terreno coperte da una griglia metallica, le cosiddette 'zindan'. Lo riferisce il ministero della Difesa britannico.  "Molti rapporti recenti da parte del personale russo forniscono resoconti di soldati collocati nelle Zindan per reati minori tra…

(Adnkronos) – I comandanti russi avrebbero iniziato a “punire le violazioni disciplinari” dei soldati, chiudendoli dentro delle buche scavate nel terreno coperte da una griglia metallica, le cosiddette ‘zindan’. Lo riferisce il ministero della Difesa britannico.  

“Molti rapporti recenti da parte del personale russo forniscono resoconti di soldati collocati nelle Zindan per reati minori tra cui ubriachezza e tentativo di rescindere i loro contratti”, ha affermato il ministero della Difesa in una dichiarazione pubblicata su Twitter. 

Nei primi mesi di guerra, si legge, molti comandanti russi adottarono “un tocco relativamente leggero” nell’imporre la disciplina, “consentendo a coloro che si rifiutavano di unirsi ai soldati di tornare tranquillamente a casa”. 

Ma intorno all’autunno 2022, sono state segnalate molteplici iniziative sempre più draconiane per migliorare la disciplina nelle forze armate, in praticolare da quando il capo di stato maggiore Valery Gerasimov ha assunto il comando dell’operazione a gennaio. 

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