Un infermiere sarebbe iscritto nel registro degli indagati della Procura di Foggia nell’ambito delle indagini sulle 16 morti sospette avvenute in 4 mesi in un hospice di Torremaggiore.
Si indaga sulla somministrazione di un farmaco sedativo.
Nell’hospice vengono accolti pazienti oncologici, spesso anziani e in fase terminale.
La Procura ha disposto la riesumazione delle salme per effettuare i necessari esami tossicologici e le autopsie.
Di seguito le dichiarazioni dell’avvocato Luigi Marinelli, legale dell’infermiere indagato.
La Procura di Foggia, intanto, chiarisce che le indagini sono partite a seguito della segnalazione «della opportunità di accertare le cause di una serie di decessi di persone ricoverate in una struttura sanitaria di Torremaggiore». Pertanto è stato disposto il disseppellimento delle salme. La Procura chiarisce che «si è giunti a ipotizzare che i decessi fossero dovuti alla somministrazione impropria di farmaci appartenenti alla categoria delle benzodiazepine e, pertanto, si è ritenuto necessario disporre il disseppellimento di un totale di sedici salme per compiere i necessari accertamenti autoptici e tossicologici, che avverranno nei prossimi giorni secondo un programma già elaborato da questo Ufficio. L’individuazione delle salme – prosegue la nota – da sottoporre agli accertamenti è avvenuta anche in base all’analisi delle cartelle cliniche, già acquisite da questo Ufficio».
Le indagini sono delegate al comando provinciale dei carabinieri di Foggia e sono in corso al fine di verificare la fondatezza o meno dell’ipotesi di reato e le eventuali responsabilità.
«Nell’attuale stadio del procedimento penale, che pende nella fase delle indagini preliminari, non è possibile rilasciare informazioni circa le ipotesi investigative», concludono dalla Procura del capoluogo dauno.