Continua a essere Bari la regina del mercato immobiliare pugliese, con i suoi 1.922 euro al metro quadro (in crescita di oltre l’1% nel trimestre), e Taranto la cenerentola, unica città pugliese con prezzo medio inferiore ai mille euro a metro quadro.
In generale si registrano prezzi di vendita in leggera crescita e canoni d’affitto in lieve contrazione dall’analisi dei dati di immobiliare.it. La piattaforma per la pubblicazione e ricerca di annunci immobiliari ha analizzato il primo trimestre del 2023 attraverso una business unit specializzata.
Chi compra su terreno pugliese deve confrontarsi con un aumento dello 0,6%, arrivando a spendere in media 1.341 euro al metro quadro, mentre chi vuole fittare chiede circa 7,9 euro al metro quadro con un -0,4% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Un mercato che si mantiene positivo anche grazie alla compravendita di case e ville la cui domanda continua a crescere fino a raggiungere un picco dell’8,1%. Tutto il comparto delle locazioni della regione si rivela più stabile di quello delle vendite, con una domanda in rialzo del +1,1% nel trimestre e gli stock che decrescono del -1,8%. È plausibile che il momento di incertezza economica dello scorso anno, caratterizzato da aumenti su tutti i fronti, dai consumi ai tassi dei mutui, abbia determinato una sfiducia generalizzata da parte dei consumatori che, a corto di liquidità, sono stati costretti a prediligere il fitto all’acquisto.
Certo è che la cartina geografica del territorio mostra, man mano che si percorre la regione, differenze sia di quotazione che di quantità di immobili a disposizione. Generalmente, sempre secondo il centro studi immobiliare.it, «i prezzi si allineano a un trend di stabilità» anche se il territorio di Brindisi è quello che si apprezza di più per aumenti, con un +3,5% per il comune e +2,3% per la provincia. Nei fatti il brand “Salento” premia tutta l’area portando le richieste di acquisto a crescere di un terzo, dati importantissimi soprattutto se letti in chiave turistico-economica. Anche per quanto riguarda gli affitti Bari conferma la sua posizione leader, oltre che di area più costosa. Il territorio del capoluogo è quello che cresce di più: +3,2% nella provincia e +3% in città dove per fittare servono, in media, 10,2 euro al metro quadro. In regione sono presenti diverse aree che presentano importanti contrazioni sul trimestre, tra cui spicca il -18% della provincia di Brindisi. Diverse oscillazioni emergono anche dall’andamento della domanda di immobili in locazione, dove risaltano agli opposti le performance della provincia di Lecce (+23%) e di quella di Foggia (-19%). L’offerta presenta meno varianza ma comunque si registra una grande oscillazione tra la forte riduzione di stock non ancora locati in provincia di Barletta – Andria – Trani (-37,5% nel trimestre, in linea con le performance semestrali e annuali), e l’accumulo di immobili destinati alla locazione del comune di Brindisi (+19,2%).