È morto a 73 anni, dopo una lunga malattia, l’allenatore ed ex calciatore Angelo Carella.
Attaccante biancorosso che con la maglia del Bari aveva esordito in serie A negli anni ’60 prima di diventare, ricordano dalla società del presidente Luigi De Laurentiis, «come tecnico, un punto di riferimento del settore giovanile biancorosso una volta appesi al chiodo gli scarpini».
Carella fu tra i protagonisti della promozione in serie A del Bari nel 1968-69. Nella massima categoria ha collezionato anche 6 presenze con la maglia del Catanzaro nel 1971-72.
Dal 1972 al 1975, poi, indossò anche la maglia del Lecce.
Da allenatore aveva guidato il Melfi, il Noicattaro e il Bisceglie.
Era stato tra i tecnici delle giovanili del Bari a lanciare il fantasista Antonio Cassano, partito dal capoluogo pugliese per approdare sulle più importanti platee del calcio nazionale e internazionale (anche il Real Madrid).
Con il talento barese aveva un rapporto molto protettivo, al punto da raggiungerlo a Milano quando si sottopose ad una delicata operazione al cuore, mentre lo difendeva quando saliva agli onori delle cronache per comportamenti eccentrici (le cosiddette “cassanate”).