È stato sottoscritto stamattina, nella Sala del Consiglio del Politecnico di Bari, l’accordo triennale di cooperazione scientifica tra l’Ateneo barese e la Zes Ionica interregionale Puglia-Basilicata.
L’accordo, siglato dal rettore Francesco Cupertino e dalla commissaria della Zes Floriana Gallucci, riguarda la comune collaborazione per lo svolgimento di attività di ricerca, progettazione, sviluppo tecnologico e innovazione sulle tematiche legate allo sviluppo economico e tecnologico delle succitate aree produttive con particolare riferimento ai settori dell’aerospazio e nautico. Le attività coinvolgeranno soprattutto la sede di Taranto del Politecnico.
Studi e ricerche riguarderanno futuri scenari economici, industriali e tecnologici delle aree di interesse, la sostenibilità; previste iniziative di partnership per favorire e realizzare il trasferimento tecnologico verso le realtà imprenditoriali insediate mediante il coinvolgimento anche dell’incubatore universitario “Boosting Innovation in Poliba” (Binp). Previsti master, dottorati di ricerca, borse di studio, assegni di ricerca, tesi di laurea in azienda, percorsi formativi per gli studenti del Poliba nelle imprese coinvolte.
Le Zes (Zone economiche speciali) sono aree geografiche delle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che beneficiano di particolari condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi. I benefici si riflettono sulle imprese presenti su quei territori e contestualmente diventano attrattori di aziende di altri territori italiani ed esteri per un loro insediamento in quelle aree geografiche.
L’obiettivo delle Zes è soprattutto quello di attirare investimenti aziendali nelle aree di competenza, sviluppare infrastrutture, favorire la creazione di nuovi posti di lavoro, favorire la crescita delle esportazioni e delle attività industriali; promuovere la ricerca e l’innovazione.
Per Puglia e Basilicata è operativa la Zes Ionica interregionale che ha nel porto di Taranto il distretto portuale di riferimento. La Zes Ionica guarda con grande attenzione alle aree produttive che gravitano intorno a quattro poli di sviluppo: la logistica e la retroportualità di Taranto, il tecnologico dell’aerospazio di Grottaglie, l’automotive di Melfi, l’agroindustriale di Ferrandina. Di fondamentale importanza è il contributo che centri di ricerca e università possono apportare allo sviluppo di tali poli.