È ancora incerto il futuro del Centro Geriatrico di Matera. I sindacati Fials e Confsal della città dei Sassi, infatti, chiedono nuovamente alla Regione di accelerare sulle pratiche per l’accreditamento della struttura. «Ancora nessuna pace per i parenti, per gli ospiti e per i lavoratori della struttura che giovedì 13 Aprile si sono visti recapitare l’ennesima lettera con la quale il Centro Geriatrico Matera Srl, con termine perentorio di 24 /48 ore, invita nuovamente al trasferimento dei propri cari in altra struttura poiché tarda ad arrivare la delibera regionale per accreditamento della struttura», hanno dichiarato Giovanni Sciannarella e Marco Bigherati rispettivamente segretari di Fials Matera e di Confsal Matera che lanciano l’ennesimo allarme sul tema.
Dopo le varie iniziative promosse dal sindacato, in data 8 Marzo la Regione Basilicata ha avviato l’iter per l’accreditamento della struttura inviando l’apposita commissione che si è occupata di esaminare l’intera documentazione. «Le operazioni si sono concluse in data 22 Marzo 2023 senza che siano state rilevate problematiche ostative importanti, questo secondo alcune indicazioni raccolte», hanno aggiunto. Da quel momento il silenzio: «È quasi un mese che si aspetta la Delibera Regionale che permetta al Centro di operare a pieno regime. Intanto i dirigenti del Centro continuano ad inviare note ai familiari e continuano ad incontrare i lavoratori sui quali aleggia la spada di Damocle del licenziamento se la struttura dovesse chiudere».
I sindacalisti si chiedono i motivi di questo ennesimo ritardo: «Chiediamo al direttore generale del dipartimento Bortolan e all’assessore regionale Fanelli di accelerare le procedure al fine di evitare i tanti disagi che finora stanno subendo cittadini e lavoratori. Se entro la fine della prossima settimana non arriverà la delibera saremo costretti alla mobilitazione ed inviteremo nuovamente cittadini e lavoratori a manifestare con noi presso la Regione Basilicata in via Verrastro a Potenza», hanno poi concluso Sciannarella e Bigherati.
