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Il maestro Muti ritrova le “bande” e si sente a casa: Pasqua nella sua amata Molfetta per seguire i “riti”

Musica delle bande cittadine insieme a Religione e Fede si sono ritrovate, come sempre accade qui da noi in Puglia, in tanti piccoli e grandi centri che ne conservano la secolare tradizione e la storia. Tanto è vero che un personaggio famosissimo come è il m° Riccardo Muti (nato a Napoli ma originario di Molfetta…

Musica delle bande cittadine insieme a Religione e Fede si sono ritrovate, come sempre accade qui da noi in Puglia, in tanti piccoli e grandi centri che ne conservano la secolare tradizione e la storia. Tanto è vero che un personaggio famosissimo come è il m° Riccardo Muti (nato a Napoli ma originario di Molfetta dove è vissuto sino alla avanzata adolescenza) continua ad essere presente nella cittadina quando i suoi impegni lo permettono, in specie durante la Settimana Santa e proprio per seguire in incognito, nascosto tra i molti fedeli vicino alla chiesa di Santa Teresa la processione del Sabato Santo che avanza sulle note del Gran Complesso Bandistico Santa Cecilia: banda che, da sempre, accompagna le statue e i simulacri religiosi della Passione.

Muti era appena tornato da una tournée in Giappone alla testa della orchestra sinfonica di Chicago di cui è direttore stabile. Il maestro non dimentica mai le sue origini musicali molfettesi quando lì studiava pianoforte, privatamente, per prepararsi all’esame di quinto anno al Conservatorio di Bari e spesso frequentava (dirigendolo) il coro del Seminario Arcivescovile. Alla fine delle prove d’esame la commissione interna, presieduta dal direttore Nino Rota in persona, gli assegnò un bel 10 ma con questa precisazione dello stesso famoso compositore di colonne sonore: “Riccardo! ti diamo 10 ma non per quello che hai fatto oggi, ma per quello che farai domani”. Mai preveggenza fu tanto azzeccata, perché Muti si trasferì a Napoli-Conservatorio e si diplomò brillantemente in pianoforte alla scuola del m° Vincenzo Vitale, e di lì poi andò a Milano allievo di direzione d’orchestra di Antonino Votto diplomandosi in appena quattro anni e dando vita alla straordinaria carriera direttoriale che conosciamo!

Nella Molfetta di quest’anno Muti ha seguito la banda cittadina che suonava la marcia funebre Conzasiegge attento, come faceva da ragazzo, a questa esecuzione per poi complimentarsi col m° Turturro direttore della banda. Dunque un momento bellissimo, un onore vero e proprio per Molfetta e la Puglia grazie al famoso ‘nostro’ Maestro dei maestri che, ancora oggi, si emoziona delle melodie e dei colori e dei riti della Settimana Santa.

Pierfranco Moliterni è professore associato di Storia della Musica e Storia del Melodramma presso Università degli Studi “A. Moro” di Bari

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