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Schlein, schiaffo a Decaro: per lui niente segreteria. La leader comunica i 21 membri della nuova squadra Pd

Ci sono vecchie conoscenze come l’ex ministro Peppe Provenzano, l’ex capogruppo alla Camera Debora Serracchiani e il giornalista antimafia Sandro Ruotolo. Non c’è, invece, il sindaco barese Antonio Decaro che molti davano in pole position per un posto nella nuova squadra di Elly Schlein. La segreteria del Pd, presentata ieri sui social dalla deputata che…

Ci sono vecchie conoscenze come l’ex ministro Peppe Provenzano, l’ex capogruppo alla Camera Debora Serracchiani e il giornalista antimafia Sandro Ruotolo. Non c’è, invece, il sindaco barese Antonio Decaro che molti davano in pole position per un posto nella nuova squadra di Elly Schlein. La segreteria del Pd, presentata ieri sui social dalla deputata che alle primarie ha sbaragliato la concorrenze del governatore emiliano Stefano Bonaccini, non ha mancato di regalare qualche sorpresa. Che, nel caso di Decaro, non si è rivelata piacevole.

Fino a poche ore prima del videomessaggio di Schlein, infatti, il sindaco di Bari era considerato tra gli esponenti dem praticamente certi di un posto in segreteria. Il suo nome era il primo della lista dei possibili sostituti dell’europarlamentare Pina Picierno, sulla quale avrebbe posto il veto Vincenzo De Luca, presidente della Campania e tra i principali sostenitori di Bonaccini. Alla fine, però, Decaro, che proprio come De Luca aveva appoggiato il governatore emiliano alle primarie, è stato scartato: una scelta suggerita, secondo voci di corridoio, da alcuni parlamentari pugliesi vicini a Schlein.

Fatto sta che la segretaria dem, dopo oltre un mese di continui ritocchi, è riuscita a trovare la quadra e a presentare una squadra composta da 21 persone, di cui dieci donne e undici uomini, con un’età media di 50 anni, nella quale a fare la parte del leone sono esponenti originari di Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio. A occuparsi di riforme e Pnrr sarà il senatore Alessandro Alfieri, 51enne di Varese, mentre per gli enti locali il nome scelto è quello di Davide Baruffi, 49enne di Carpi, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna. A coordinare la segreteria, occupandosi di terzo settore e associazionismo, sarà Marta Bonafoni, 47 anni, di Roma e consigliera regionale nel Lazio. L’esponente più giovane è Marco Sarracino, napoletano di 34 anni, chiamato a trattare coesione territoriale, Sud e aree interne. Il più anziano, invece, è il giornalista napoletano ed ex senatore Sandro Ruotolo, nominato per informazione, culture e memoria.

Accanto ai volti nuovi, ecco le vecchie conoscenze. Qualche esempio? Il deputato Giuseppe Provenzano, siciliano di 40 anni e in passato ministro per il Sud, è stato scelto per esteri, Europa e cooperazione internazionale. Debora Serracchiani, 52 anni, deputata ed ex capogruppo dem a Montecitorio, si occuperà di giustizia. L’ex viceministro per l’economia e senatore Antonio Misiani, 55enne bergamasco, ha invece incassato le deleghe a economia, finanze, imprese e infrastrutture.

Positivo il commento del biscegliese Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato: «Un assetto pluralista, con una squadra solida e aperta, che mette insieme competenze e innovazione. Il partito deve vivere nelle istituzioni e nelle piazze, vicino alle persone e forte in Parlamento, e lavorare in maniera rigorosa e responsabile per sconfiggere questa pericolosa destra e il suo governo, facendo della partecipazione, della democrazia interna e della trasparenza le sue principali caratteristiche».

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