«Salviamo il salvabile e ridiamo dignità alla pianta simbolo della nostra cultura. Dalla tragedia della xylella possono nascere opportunità di recupero del patrimonio di ulivi disseccati, e di crescita economica e sociale del territorio salentino». Lo ha detto il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani, a margine della discussione, avvenuta oggi in commissione Agricoltura, della sua proposta di legge per la valorizzazione del legno degli ulivi disseccati dalla xylella.
La proposta è stata discussa con associazioni agricole e dell’artigianato, imprenditori agricoli e artisti salentini che, dice Pagliaro, «plaudono al progetto di legge e sono pronti ad offrire il proprio contributo di idee e di esperienze per arricchirlo e renderlo più proficuo».
Per il consigliere regionale si tratta di «un segnale che dà speranza, più forte della rassegnazione e del nonsipuotismo che opprimono il Salento e la Puglia».
La fase di ascolto aperta oggi in commissione porterà a emendamenti condivisi da presentare entro il 17 aprile, per poi riportare il testo emendato all’esame della V Commissione il 27 aprile.
«Si parte dalla realizzazione di un centro pilota in provincia di Lecce dove stoccare e stagionare i tronchi, classificandoli in base alla provenienza geografica e alla tipologia di pianta – spiega Pagliaro -. Ma ci saranno altri centri di immagazzinamento e lavorazione nelle province di Brindisi e Taranto, anch’esse colpite dal batterio killer degli ulivi».
Il legno degli ulivi, sottolinea ancora il capogruppo de La Puglia domani, è «un patrimonio millenario e di enorme valore, che può diventare materia prima di pregio per realizzazioni artistiche e artigianali e per l’industria del mobile. Tutto con l’imprinting del marchio di garanzia “Albero d’ulivo secolare della Puglia”. C’è già una dotazione finanziaria di partenza di 150mila euro – prosegue -, ma c’è la volontà comune di reperire ulteriori risorse per finanziare i progetti di recupero e valorizzazione del legno, nelle pieghe della legge per la rigenerazione olivicola post xylella del Salento e del Pnrr. Risorse che andranno ad incentivare agricoltori, trasportatori e attori della filiera del legno».
Pagliaro sottolinea che, grazie alla sua proposta, «si può lavorare ad una vera carta d’identità del legno disseccato recuperato, che indichi area di origine ed età della pianta, per consentire una stima precisa del suo valore e finalizzarlo ad utilizzi differenziati in base alla nobiltà del legno. Sono progetti uniti dal comune obiettivo di restituire dignità ad un territorio martoriato, che ancora fatica ad elaborare il lutto di una perdita tanto devastante. La mia legge, di cultura ed economia, mira anche ad incentivare la professionalità degli ebanisti salentini e degli hobbisti che già realizzano sculture, mobili e oggetti in legno d’ulivo, ispirandosi alle forme scolpite dalla natura e lasciandosi ispirare dalle tipiche striature e dai contrasti di colore di questo legname pregiato, apprezzato nel mondo anche per la produzione di resina», conclude precisando che sarà valutata «ogni proposta migliorativa e siamo pronti a recepirla, perché questo progetto di legge abbia la forza di ridare valore ad un patrimonio che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto».