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Nations League, azzurri in campo contro l’Ungheria. Mancini: «Abbiamo tanti giovani. Serve tempo»

La Nazionale è ancora un cantiere aperto. Roberto Mancini lo sa e chiede tempo e pazienza per i suoi ragazzi, giovani, giovanissimi. Hanno bisogno di giocare il più possibile per crescere. La rinascita azzurra passa da loro, dal loro percorso di maturazione: prima avviene meglio è per tutti, per il Mancio soprattutto, che sul rilancio…

La Nazionale è ancora un cantiere aperto. Roberto Mancini lo sa e chiede tempo e pazienza per i suoi ragazzi, giovani, giovanissimi. Hanno bisogno di giocare il più possibile per crescere. La rinascita azzurra passa da loro, dal loro percorso di maturazione: prima avviene meglio è per tutti, per il Mancio soprattutto, che sul rilancio azzurro sta puntando tutto. Nella prima giornata di Nations League contro la Germania si è intravisto qualcosa del nuovo corso e stasera, nella gara di Cesena (fischio d’inizio ore 20:45), bisognerà dare continuità contro un’Ungheria soprendente, uscita vincitrice dallo scontro contro l’Inghilterra, e sulla cui panchina siede un italiano. «Marco Rossi sta facendo un grande lavoro, la squadra è migliorata tantissimo negli ultimi anni, si è visto agli Europei e contro l’Inghilterra, contro la quale hanno fatto un’ottima partita», spiega Mancini, consapevole delle difficoltà della sfida di questa sera. «È una squadra difficile da affrontare, molto fisica, compatta, che si difende bene, non ci lascerà molti spazi. Non sarà così semplice».

Rispetto alla gara con la Germania ci saranno diverse novità:«Ma non cambierò tutti. Ci saranno un pò di giocatori freschi, abbiamo giocato 48 ore fa, siamo a giugno e avere giocatori freschi è importante», spiega il Mancio. Donnarumma? «Oggi (ieri, ndr) non ha fatto niente di particolare, aspettiamo domani mattina. Speriamo che possa farcela, lui vuole giocare, se non ce la fa giocherà un altro».

Il ct esclude di farsi condizionare nelle sue scelte dai cartellini («basta un giallo e sei già diffidato») e dice la sua su Willy Gnonto, l’azzurro della settimana, grande protagonista più dei giorni successivi alla Germania che nella partita contro i tedeschi, in cui ha giocato per meno di mezz’ora, confezionando un assist: «È un ragazzo molto giovane, che ha bisogno di crescere con tranquillità, senza mettergli troppa pressione addosso. Ha qualità importanti, è tecnico e veloce, vede la porta ma deve lavorare con tranquillità».
Pressione, ansia. Quelle che vuole allontanare il ct da una squadra che ha bisogno di tempo per assimilare i concetti del mister che, assicura Niccolò Barella, non sono cambiati: «L’idea del mister è sempre la stessa – ha spiegato il centrocampista azzurro – , stanno cambiando un pò gli interpreti ma l’idea è quella di voler giocare sempre, e la portiamo avanti da quando Mancini è arrivato». Tra alti e bassi, si riparte da qui.

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