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Fisco, Meloni: “Noi non facciamo condoni”

(Adnkronos) - "Il modo più efficace per combattere è avere tasse giuste, da uno Stato che si dimostra amico. La repressione da sola non basta". Così Giorgia Meloni, in una diretta social per 'gli appunti di Giorgia'. "L'opposizione dice cha abbiamo previsto un condono, ma noi condoni non ne facciamo", spiega Meloni parlando delle norme…

(Adnkronos) – “Il modo più efficace per combattere è avere tasse giuste, da uno Stato che si dimostra amico. La repressione da sola non basta”. Così Giorgia Meloni, in una diretta social per ‘gli appunti di Giorgia’. “L’opposizione dice cha abbiamo previsto un condono, ma noi condoni non ne facciamo”, spiega Meloni parlando delle norme sull’omesso versamento in una diretta social per ‘gli appunti di Giorgia’. 

Nel decreto approvato in Cdm “c’è anche una norma che proroga i termini per regolarizzare la propria posizione a chi ha un contenzioso”, ricorda la premier. “C’è una norma che adegua alla nostra tregua fiscale le norme penali, si è fatta molta confusione, l’opposizione dice che abbiamo introdotto un condono tributario penale, è falso, noi condoni non ne facciamo”, insiste Meloni. “Con la tregua fiscale è prevista la rateizzazione e noi adeguiamo questa norma, stabilendo che il processo rimane sospeso fino a quando l’Agenzia delle entrate non dice che le rate le stai pagando regolarmente”. 

“Alla fine di questo lavoro avremo un fisco nuovo, dopo 50 anni, l’ultima riforma è stata fatta prima che io nascessi”. “Il primo obiettivo è quello di abbassare le tasse”, aggiunge.  

CARO ENERGIA – “Sono stati creati oltre 100mila posti di lavoro, è un ottimo segnale di fiducia, effetto del lavoro fatto per combattere il caro-energia. Le tariffe dell’energia – spiega Meloni – sono scesi del 55%, e noi abbiamo ora confermato la riduzione dell’iva e il bonus sociale per le famiglie con i redditi più bassi”. 

APPALTI – Sul tema degli appalti “sarà istituita una banca dati degli appalti, che sostituisce l’infinità dei documenti, ora basta con i no, quando un ente dice no dovrà dire quale è la soluzione”, spiega la premier. “La soglia degli affidamenti a 150mila euro è del governo Conte e poi confermata da Draghi, noi abbiamo semplicemente resa stabile questa norma”, ricorda il premier. 

SANITA’ – “Grazie all’ultimo provvedimento del governo ci saranno più agenti di polizia in quasi duecento ospedali, ed è ovviamente la primissima parte di una riforma complessiva che vogliamo fare sulla sanità perché i cittadini possano tornare a fidarsi degli ospedali pubblici italiani”, sottolinea la presidente del Consiglio. “Il governo – ricorda – ha stanziato oltre un miliardo di euro per regioni e province autonome, per limitare l’impatto del payback nei dispositivi medici e per rafforzare i pronto soccorso perché le scene di degrado, di abbandono, di confusione che a volte vediamo in un momento difficile della nostra vita, cioè quando abbiamo bisogno della sanità di emergenza non sono tollerabili, allora abbiamo deciso di aumentare gli stipendi e le risorse per gli straordinari dei medici del pronto soccorso. Abbiamo deciso di limitare la possibilità che chi lavora nel pubblico lo faccia facilmente e contestualmente anche nel privato i cosiddetti medici a gettone e abbiamo deciso di introdurre pene più severe per chi aggredisce gli operatori sanitari”, aggiunge Meloni, sottolineando come “è diventato intollerabile anche che i lavoratori che fanno un’opera delicata e difficile per salvare la vita ad altre persone debbano pure temere per la propria incolumità”. 

ALIMENTI – “La cucina italiana è candidata come patrimonio Unesco, ne sono felice, siamo una superpotenza alimentare” perché “siamo minacciati da grandi lobbies che vorrebbero uniformare tutto”. Così Giorgia Meloni, in una diretta social per ‘gli appunti di Giorgia’. “Arrivano sugli scaffali cibi prodotti dagli insetti, noi ai cittadini glielo diciamo con una bella etichetta visibile, si dovrà indicare se è presente farina di insetti. Siamo la prima nazione che ha deciso di vietare la produzione di cibo sintetico, siamo stati i primi ma chissà che qualcuno non ci segua”, ricorda. “Noi non vogliamo vietare, ma vogliamo difendere la salute dei cittadini”, sottolinea. 

 

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