Avrebbe perseguitato per anni la donna di cui diceva di essere innamorato, lasciandole mazzi di fiori e biglietti sul parabrezza dell’auto, seguendola e appostandosi nel bar che frequentava, sul posto di lavoro, sotto casa e persino alla fermata dell’autobus.
Qui, ha denunciato la donna e hanno ricostruito le indagini della Procura di Bari, l’avrebbe aspettata un giorno con un vassoio di dolci a forma di cuore accompagnato da un bigliettino con la scritta: «Un gesto per ricordarti che ti voglio bene e che continuo a pensarti vorrei davvero che tu capissi che sei importante per me. La tua cattiveria gratuita mi lascia allibito, ti auguro che questo male ti torni indietro con gli interessi». In più occasioni l’avrebbe anche minacciata in strada, arrivando a strattonarla per impedirle di allontanarsi.
La Corte d’appello di Bari ha confermato la condanna a sei mesi di reclusione nei confronti di un 53enne della provincia di Bari.
Vittima una donna di 57 anni. I fatti contestati risalgono agli anni 2016-2018. Nel processo la donna si è costituita parte civile con l’associazione Gens Nova, rappresentata dall’avvocato Antonio Portincasa.