(Adnkronos) – Si riunisce domani, martedì 7 giugno, il consiglio di amministrazione di Generali. Il cda del gruppo assicurativo affronterà il nodo dell’integrazione dello stesso board dopo le dimissioni di Francesco Gaetano Caltagirone ed esaminerà il parere del comitato Nomine sulla norma dello statuto societario che regola l’ingresso di un nuovo membro in caso di sostituzione di un consigliere espressione delle minoranze. Lo statuto prevede che il cda lo sostituisca nominando il primo dei candidati non eletti della stessa lista, se ancora eleggibile, disponibile ad accettare la carica e appartenente allo stesso genere. A indirizzare la scelta del sostituto di Caltagirone sarà l’interpretazione che verrà data alla norma.
La prima degli esclusi della lista presentata dall’imprenditore romano è quello di Roberta Neri, ex amministratrice delegata di Enav ed ex direttrice finanziaria di Acea, ma se prevarrà un’interpretazione più restrittiva, legata quindi al genere, potrebbero entrare Claudio Costamagna, se ancora disponibile, Luciano Cirinà, l’ex manager licenziato dalla compagnia, oppure i successivi Alberto Cribiore, Andrea Scrosati o Stefano Marsaglia.
Se il primo nodo verrà sciolto, il cda potrebbe poi discutere della composizione dei comitati endoconsiliari e del destino del comitato Operazioni strategiche, le cui competenze il presidente Andrea Sironi aveva proposto di ricondurre all’intero cda. Per procedere si attende che il cda sia a ranghi completi e non sono quindi previste decisioni definitive. La scorsa settimana in audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario Sironi aveva detto che si stava lavorando a una soluzione di mediazione e si era definito “ottimista” sulla possibilità di un accordo.