(Adnkronos) – Numerose esplosioni sono state registrate nella notte a Kiev in Ucraina dopo un attacco della Russia condotto con droni. Lo ha reso noto il sindaco della capitale, Vitaliy Klitschko, secondo cui un negozio ha preso fuoco nella parte occidentale di Kiev, ma non si registrano vittime. La difesa aerea, ha detto Klitschko, ha abbattuto tutti i 13 droni coinvolti nell’attacco.
Mosca: “Testati missili antinave Moskit in Mar del Giappone”
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che Mosca ha effettuato un test di missili antinave nel Mar del Giappone. Il ministero ha dichiarato che due imbarcazioni hanno lanciato un attacco missilistico simulato contro una finta nave da guerra nemica a circa 100 chilometri di distanza. Il ministero ha detto che l’obiettivo è stato colpito con successo da due missili da crociera Moskit.
Il Moskit, il cui nome di rapporto NATO è SS-N-22 Sunburn, è un missile da crociera antinave supersonico con capacità di testata convenzionale e nucleare.
Primi tank Leopard della Germania all’Ucraina
I primi carri armati Leopard 2 sono stati consegnati dalla Germania all’Ucraina. Lo scrive Der Spiegel nella sua edizione online. Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius aveva annunciato due settimane fa che 18 mezzi sarebbero stati a disposizione di Kiev entro fine mese. A febbraio, Pistorius aveva delineato il quadro della fornitura: i primi 20-25 Leopard 1A5 arriveranno in Ucraina entro l’estate, mentre fino ad altri 80 saranno consegnati entro l’anno. L’obiettivo è di arrivare ad oltre 100 mezzi nel primo o il secondo trimestre del 2024. In tal modo si potranno equipaggiare almeno tre battaglioni ucraini, che disporranno anche di munizioni e pezzi di ricambio.
L’Ucraina riceverà anche i tank Leopard promessi da altri Paesi, che hanno acquistato i mezzi dalla Germania e che hanno ricevuto da Berlino il permesso per trasferire i carri alle forze armate di Kiev.
Gli Stati Uniti, come è noto, forniranno carri Abrams. Washington avrebbe deciso di inviare una versione meno aggiornata dei tank, in quanto più rapidamente disponibile. L La scelta degli Abrams M1-A1, invece dei più moderni M1-A2, permetterà l’invio dei tank già in autunno, riducendo tempi che rischiavano di durare un anno o più. La scelta degli Abrams M1-A2 avrebbe comportato la produzione di nuovi tank o l’aggiornamento della vecchia versione, oltre a tempi più lunghi di addestramento per l’uso del complesso sistema digitale di puntamento.