«Abbiamo deciso di dare un’ulteriore svolta a una cooperazione che, in questi anni, ha già dato molti risultati e che adesso articoleremo per le differenti aree della regione, dal nord del Gargano all’arco jonico-tarantino, in modo da affrontare le diverse criticità che appesantiscono la gestione e che rallentano gli investimenti sostenuti dalle ingenti risorse che abbiamo messo in campo». Così il vicepresidente della Regione Puglia a margine del tavolo istituzionale con i Comuni costieri organizzato, questa mattina, nella Casa della partecipazione della Regione Puglia alla Fiera del Levante di Bari.
Obiettivo dell’incontro quello di avviare un coordinamento più stretto tra Regione, Direzione marittima della Puglia e della Basilicata Jonica e i 69 Comuni costieri, per semplificare le spesso complesse procedure di gestione degli 865 chilometri di costa e del mare pugliese.
Tre i principali punti da affrontare: erosione costiera, cantierizzazione degli interventi di dragaggio dei porti, ricognizione puntuale dello stato delle concessioni demaniali a fini turistico-ricreativi.
«Abbiamo il dovere di proteggere una bella e delicata risorsa naturale e l’interesse di mantenere elevata la qualità di un pilastro fondamentale dell’economia pugliese», ha aggiunto Piemontese, sottolineando anche le politiche regionali che hanno potenziato gli impianti di depurazione lungo tutto il perimetro costiero, facendo svettare il mare pugliese come il più pulito d’Italia e, quindi, irrobustendo l’economia blu.
Quella sulle risorse idriche è una delle politiche regionali indirizzate a tutelare il mare e a garantirne un sempre più esteso e libero accesso, come ha evidenziato Piemontese, parlando degli oltre 2 milioni di euro stanziati, negli ultimi cinque anni, per finanziare progetti con cui i Comuni hanno reso le spiagge libere di loro diretta gestione accessibili e attrezzate per i disabili. O il milione di euro con cui i Comuni rivieraschi hanno potuto restaurare le torri costiere.
«L’esigenza di una più efficace collaborazione scaturisce dall’opportunità di uno screening fattivo che possa individuare soluzioni condivise, di carattere organizzativo e amministrativo, da mettere al servizio in un ambito territoriale, quello costiero, di primario rilievo per l’intera Puglia», ha detto l’assessora all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, sottolineando che «il mare e il paesaggio costiero sono i due elementi portanti che rappresentano la nostra regione, anche il turismo è in gran parte basato su queste due nostre ricchezze».
Il Direttore marittimo della Puglia e della Basilicata ionica, contrammiraglio Vincenzo Leone, ha riepilogato, sulla base delle indicazioni pervenute dai comandi delle Capitanerie pugliesi, i cui comandanti erano tutti presenti, i principali temi di interesse comune che coinvolgono i Comuni costieri. L’ammiraglio Leone ha lanciato la proposta di istituire nel prossimo anno la “Giornata della Costa”, prima in Italia, che potrà costituire un momento di valorizzazione delle peculiarità marittimo-costiere della Puglia anche in un’ottica nazionale.
Fra gli altri impegni anticipati nel corso della riunione del tavolo istituzionale di stamattina, il vicepresidente Piemontese ha comunicato l’indirizzo trasmesso agli uffici della Sezione Demanio e Patrimonio per una revisione dell’attuale normativa attuativa del Piano regionale delle coste, risalente al 2011, in un’ottica di semplificazione che faciliti i Comuni nell’elaborazione dei Piani Comunali delle Coste. L’assessora Maraschio ha anticipato l’impegno a semplificare ulteriormente le procedure ambientali per consentire ai Comuni di realizzare prontamente interventi di dragaggio dei porti.
La Regione Puglia si è, altresì, fatta carico del problema dei rifiuti che si accumulano sulle coste pugliesi trascinati dalle correnti provenienti dall’Adriatico centro-settentrionale e annunciato una nota al Governo nazionale affinché siano previste risorse adeguate per sostenere i Comuni nelle attività di smaltimento.