(Adnkronos) – Il caldo da giorni non dà tregua all’Italia, e spesso non usare il condizionatore sembra impossibile. Ma pagare la bolletta della luce o del gas è diventato da tempo uno dei nuovi incubi delle famiglie italiane. In aiuto dei consumatori ogni anno ci pensa l’Enea, l’Ente nazionale per l’energia e l’ambiente, che fornisce un vademecum con alcune indicazioni pratiche per utilizzare in modo ottimale gli impianti di climatizzazione.
Classe energetica condizionatore
Sostituire un vecchio condizionatore in classe D con un nuovo modello in classe A+++ può far risparmiare 140 kWh elettrici, pari a circa il 60%. Indipendentemente dalla tecnologia – spiega Enea – sono sempre da preferire i condizionatori in classe energetica superiore alla A in quanto, oltre a una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, consumano molto meno.
Freddo e umidità – La normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non debba scendere sotto i 24-26 °C ma, il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti. Inoltre, per scongiurare la sensazione di caldo opprimente, spesso può bastare l’attivazione della funzione ‘deumidificazione’. Grazie a simulazioni effettuate tramite software di calcolo dinamico orario si è verificato che portare il termostato da 26 a 28°C può far risparmiare circa il 25% di energia, considerando le diverse zone climatiche, le diverse caratteristiche delle abitazioni e 350 ore di funzionamento medio dell’impianto.
Da fare nelle ore più calde – Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o comunque schermare i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e, conseguentemente, l’energia richiesta dai climatizzatori. Il risparmio dovuto a questo semplice accorgimento varia considerevolmente in base all’esposizione dell’abitazione e alla quantità di superfici vetrate, ma si stima che consenta di risparmiare fino al 25% in media del consumo di partenza (circa di circa 85 kWh elettrici a famiglia).
Condizionatore e tecnologia – In un condizionatore con sistema di controllo inverter, continua Enea, la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente e questo permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizioni di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all’effettiva necessità. Questi modelli, particolarmente funzionali quando si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito, costano di più rispetto a quelli dotati di tecnologia on-off ma il consumo energetico e la rumorosità sono minori, a fronte di un maggior comfort all’interno degli ambienti serviti.
Risparmio sul climatizzatore: gli aiuti dello Stato
Al momento dell’acquisto di un climatizzatore, non si può ignorare il contributo dello Stato per incentivare le scelte più green. L’incentivo, confermato dalla Legge di Bilancio di quest’anno, consente di ottenere una detrazione fiscale che va dal 50 al 65%, a seconda che si ricorra a Bonus ristrutturazione e Bonus Mobili (al 50%) o all’Ecobonus (al 65%). Tuttavia, è anche possibile far rientrare la spesa del condizionatore nel Superbonus 110%.
Posizione – In fase di installazione, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende infatti a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre assolutamente evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca; ‘Un climatizzatore per stanza’ – Installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile;
Porte e finestre – L’ingresso nella stanza di ‘nuova’ aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia;
Tubi – Inoltre per evitare inutili dispersioni è necessario isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione. È inoltre opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie.
Timer e funzione ‘notte’ – Grazie a queste funzioni è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort. Inoltre, consentono di accendere e spegnere il climatizzatore anche a distanza e di tenerlo in funzione per il solo periodo di tempo in cui se ne ha realmente bisogno.
Pulizia e corretta manutenzione – I filtri dell’aria e le ventole, spiega ancora Enea, devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché si tratta del luogo dove più di frequente si annidano muffe e batteri dannosi per la salute.
È importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas. Enea ricorda inoltre che la normativa prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici per gli impianti con una potenza superiore a 10 kW per quelli invernali e a 12 kW per quelli estivi.