La Giunta regionale ha deliberato il primo riconoscimento del Distretto produttivo agroalimentare di qualità del settore lattiero caseario Pugliese.
A dare impulso all’iniziativa sono stati il Consorzio di tutela della Burrata di Andria Igp insieme all’organizzazione dei produttori Parco Murgia latte e al Consorzio di tutela della Mozzarella di Gioia del Colle Dop, in partenariato con Cia Puglia, Uci Puglia, FedagriPesca – ConfCoperative Puglia, ConfCommercio Bari, Cisl, Cgil e le oltre 40 imprese tra allevatori e aziende di trasformazione del settore lattiero caseario pugliesi.
Parte così, spiegano i promotori, «il percorso che porterà alla risoluzione degli atavici problemi della filiera lattiero casearia pugliese come ad esempio la carenza di infrastrutture a servizio della filiera, la necessità di incrementare la produzione di materie prime per soddisfare la domanda regionale, la valorizzazione di prodotti Dop e Igp quali la mozzarella dop di Gioia del Colle e la burrata di Andria igp ed eventuali marchi regionali, la formazione delle figure professionali necessarie a soddisfare la domanda di manodopera ed a garantire il turnover generazionale, il miglioramento del benessere animale negli allevamenti».
Il Distretto avvierà attività e progetti per offrire ai sistemi di piccole e medie imprese operanti nel comparto lattiero-caseario strumenti per accrescere la competitività e la capacità innovativa, per implementare la tracciabilità, la certificazione e la qualità delle produzioni agricole ed agroalimentari, per ampliarne la presenza sui mercati esteri ed intensificare i processi di crescita dimensionale e favorire lo sviluppo di nuova imprenditorialità. Sarà, inoltre, favorita nei settori dell’agricoltura l’implementazione dei registri distribuiti Dlt – Distribuited Ledger Technology, cioè delle Block-chain nell’agroalimentare e degli Smart contract, dando seguito a quanto introdotto dal decreto legge Semplificazioni 2019.
Tra gli altri obiettivi del Distretto: lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale; la crescita qualitativa delle imprese e la tutela dell’ambiente rurale come patrimonio fondamentale dello sviluppo rurale; la qualificazione della nuova imprenditorialità attraverso l’inclusione delle start-up in un contesto di rete fortemente interconnessa e una più qualificata relazione con l’università o con centri di ricerca privati; la promozione di attività di ricerca industriale, di sviluppo precompetitivo e sperimentale, realizzazione di banche dati ed osservatori permanenti concernenti l’offerta e la domanda di prodotti e servizi coerenti con la finalità del Distretto; l’attivazione di protocolli di intesa con enti di ricerca pubblica e privata e con le Università, Distretti, Enti e Consorzi finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca industriale, sviluppo competitivo e trasferimento tecnologico; la realizzazione e la gestione di infrastrutture tecnologiche avanzate condivise e asservite allo sviluppo comune delle imprese interessate al settore lattiero-caseario; la promozione di modelli organizzativi innovativi di business di filiera e di progetti finalizzati allo sviluppo del business delle imprese del Distretto, anche e soprattutto in relazione alla internazionalizzazione dell’intero comparto; la promozione di azioni di marketing distrettuale, misurazione dei livelli di qualità dei prodotti e servizi in un’ottica di miglioramento continuo anche in collaborazione con altri Enti, Consorzi e Distretti riconosciuti e Consorzi di tutela; l’attivazione e il coordinamento di piani innovativi, progetti territoriali, piani strategici territoriali, anche in concorso con altri distretti in altri comparti produttivi non solo della regione Puglia; la promozione di servizi tecnici e gestionali per le imprese del Distretto con particolare riferimento alla ricerca, allo sviluppo precompetitivo, all’innovazione tecnologica e gestionale, alla qualità aziendale di processo e di prodotto, alla certificazione di qualità ed al marketing territoriale, alla tutela della proprietà intellettuale, al credito agevolato per le PMI, all’accesso ai finanziamenti regionali, nazionali e comunitari; l’attuazione di politiche attive del lavoro, con particolare riguardo ai servizi di qualificazione della domanda e dell’offerta; la progettazione, organizzazione e gestione di attività di formazione per le risorse professionali delle imprese del Distretto e di strumenti di programmazione negoziata in base a norme vigenti o che potrebbero sorgere da disposizioni comunitarie, nazionali e regionali; la promozione dello sviluppo della conoscenza e la diffusione delle buone pratiche fra le aziende del Distretto.
Gli obiettivi che si pone il Distretto, spiegano ancora i promotori, «sono tutti strategici per il futuro e la sopravvivenza della filiera lattiero casearia pugliese, che oggi produce appena il 3% del latte vaccino nazionale, che ad oggi non riesce a soddisfare la domanda regionale di materia prima ed è sempre più minacciata dalla concorrenza di filiere extraregionali».
Il costituendo distretto lattiero caseario pugliese rappresenta, dunque, «l’unica proposta aggregativa della filiera lattiero casearia pugliese e l’unica opportunità, sottesa ai al raggiungimento dei su elencati obiettivi del distretto costituendo, di soluzione delle problematiche della filiera pugliese che da tre anni vede decrescere la produzione di latte vaccino e che è da tempo in forte difficoltà. Una grande opportunità – affermano ancora i promotori – per la Regione Puglia che si attendeva da tempo e che oggi trova, nel costituendo distretto, la possibilità di poterla cogliere garantendo il futuro della filiera. Allevatori, casari, industria casearia, enti di ricerca, associazioni di categoria, Consorzi di tutela, uniti per affrontare e vincere le sfide del prossimo futuro e permettere al sistema lattiero caseario pugliese di crescere ed essere competitivo a livello nazionale ed internazionale».