Arriva a Matera Roberto Ottaviano, sassofonista Vincitore del premio Top Jazz 2022 come Musicista dell’anno, che sabato 18 marzo alle 21 sarà sul palco del Rosetta Jazz Club per un’esperienza inedita che vedrà i musicisti esibirsi insieme per la prima volta.
Dell’atmosfera intima che rende il Rosetta Jazz Club una vera listening room unica nel suo genere, Roberto Ottaviano la definisce «Una osmosi benefica che fa bene alla musica ed alla sua fruizione intima e profonda. A parte alcuni Festival in cui si viene a creare una certa dimensione – aggiunge -, credo che per un musicista di Jazz e musica improvvisata, la connessione stretta con il pubblico che esiste nei club è la condizione ideale».
Il concerto sarà un esperimento sonoro tutto da scoprire che vede Roberto Ottaviano al sax, Nicolò Petrafesa al pianoforte, Giuseppe Venezia al contrabbasso e Dario Riccardo alla batteria.
«Ho proposto ai ragazzi della sezione ritmica che anima il Rosetta Club un programma insolito ma molto godibile – prosegue Ottaviano -. Insolito perché la scelta cade in un repertorio moderno con un certo spazio ad autori europei, ma godibile perché conserva tutto l’imprinting e la dinamica del miglior jazz afroamericano».
Nato a Bari nel 1957, Roberto Ottaviano comincia giovanissimo a studiare musica e a soli cinque anni inizia a prendere lezioni di clarinetto al Conservatorio di Bari. Sotto l’influenza della musica di Lester Young e John Coltrane, sceglie il sassofono.
Grazie ad un fortuito incontro con Steve Lacy, ha concentrato molte attenzioni sul sax soprano. Tra la fine degli anni ’70 e la prima parte degli ’80 ha frequentato inoltre alcuni stage con Evan Parker e Jimmy Giuffre.
Durante un soggiorno in America studia con Ran Blake, Bill Russo e George Russell composizione jazz e arrangiamento.
Ottaviano ha militato in una big band locale con musicisti ospiti come Buck Clayton, Ernie Wilkins, Benny Bailey e Sal Nistico; in seguito è stato un membro dell’orchestra di Andrea Centazzo, con le collaborazioni di Gianluigi Trovesi, Theo Jörgensmann, Carlo Actis Dato, Radu Malfatti e Carlos Zingaro.
Ha registrato più di dieci album a suo nome, in particolare con l’etichetta Splasc(h). Nel 1988 ha fondato l’ensemble di ottoni “Six Mobilies”, nel 1988 ha inciso un omaggio a Charles Mingus (Mingus – Portraits in six Colours), nel dicembre 1990 ha inciso l’album “Items from the Old Earth”. Dal 1979, Ottaviano ha collaborato con numerosi musicisti jazz come Dizzy Gillespie, Art Farmer, Mal Waldron, Albert Mangelsdorff, Chet Baker, Enrico Rava, Barre Phillips, Keith Tippett, Steve Swallow, Kenny Wheeler, Henry Texier, Paul Bley, Trilok Gurtu.
Ha suonato in molti jazz festival americani ed europei, come il Chicago Jazz Festival, il Festival di Musica Donaueschingen, il Jazz Festival di Berlino e il Festival del Jazz di Willisau. Come insegnante di musica ha svolto, tra l’altro, corsi a Woodstock N.Y. e nei conservatori di Città del Messico, Vienna e Groningen, nelle istituzioni culturali di Urbino, Cagliari, Firenze, Roma e Siracusa. Attualmente insegna musica jazz presso il Conservatorio N. Piccinni di Bari.